Trieste, 29 giu -  Si chiama "Programma di sostegno allo
sviluppo dell'agricoltura nell'area della Zadrima" ed ß un
progetto di cooperazione internazionale che ha coinvolto Friuli
Venezia Giulia e Toscana nel cofinanziamento di un intervento a
favore dello sviluppo dell'apicoltura nel Nord dell'Albania.
Il progetto ß durato tre anni (si concluderÖ il prossimo luglio)
e ha interessato una sessantina di persone che hanno affrontato
un periodo di formazione e sviluppo, ottenendo un incremento del
reddito annuo di circa 600 euro.
Per un'area (la Zadrima ß compresa tra i distretti di Lezhe e
Scutari) che ß tra le più povere di questa parte del Paese si ß
trattato di un ottimo risultato, ha detto Soriel Ghetau
dell'Ucodep di Arezzo, che ha preso parte all'iniziativa.
Con l'assessore Regionale alle Relazioni internazionali Franco
Iacop, il presidente dell'Associazione Apicoltori della provincia
di Trieste Livio Dorigo, il presidente dell'associazione
Apicoltori di Lezhe, Hile Hila ed il direttore del Consorzio
apicoltori di Lezhe, Tonin Ndoka, Ghetau ha preso parte oggi alla
presentazione del progetto nella sede del circolo della stampa di
Trieste.
Ricordando che l'ape ß il simbolo della cooperazione e della
solidarietÖ, l'assessore Iacop ha rilevato che il progetto
rientra tra le azioni attuate per ricostruire il tessuto sociale
e dare prospettive di crescita all'Albania. E che esso ben si
inserisce in un quadro di collaborazione più vasto, che impegna
la Regione e i Paesi dell'Adriatico nella concretizzazione di una
dimensione euroadriatica.
Con questa collaborazione si punta, ha detto Iacop, alla
valorizzazione delle caratteristiche delle terre che circondano
questo mare, e cioß la grande varietÖ dell'ambiente, dell'offerta
gastronomica e turistica e della capacitÖ di renderlo un insieme
completo.
Nell'ambito della realizzazione della Regione euroadriatica - ha
aggiunto l'assessore - ambiente, sviluppo sostenibile, equilibrio
sociale e un futuro di pace sono obiettivi fondamentali, a alla
promozione della quale può servire anche il sostegno dato alla
creazione di una rete di apicoltori.
Il miele può essere un esempio per altre iniziative ed ß
sicuramente una garanzia di ambiente integro. I risultati del
progetto costituiscono un biglietto da visita e, ha detto Jacop,
segnano la strada su cui continuare a collaborare.
A questo tipo di esperienza non sono nuovi gli apicoltori
triestini, ha ricordato Dorigo, confermando che l'Associazione ha
accettato con grande soddisfazione di partecipare al programma. E
ha lanciato l'idea di un gruppo di degustatori di miele che
operino nel bacino adriatico ed si incontrino annualmente per
incentivare il confronto di esperienze ed avviare sinergie nel
settore.
Hila ha ringraziato gli apicoltori del territorio regionale e del
Casentino, raccontando che nel corso delle visite fatte in questi
giorni in alcune aziende produttrici di miele della regione ha
visto come sia possibile razionalizzare al massimo le risorse
disponibili.
ARC/Luciana Versi Zambonelli