Trieste, 30 giu - "Una pubblica amministrazione non è un'impresa, ma può ugualmente essere gestita con metodi di tipo aziendale, in termini di efficienza e di efficacia. La sua missione non è quella di generare profitti, ma di migliorare la qualità della vita dei cittadini, che sono nello stesso tempo i suoi clienti e i suoi azionisti".
Il presidente della Regione Riccardo Illy ha spiegato in questo modo i principi del governo della cosa pubblica incontrando oggi a Trieste, nella sede della Presidenza, una quarantina di allievi del Master in management pubblico della SDA Bocconi di Milano.
Per gli allievi della Bocconi, che erano accompagnati dal docente Giovanni Fosti, è stato organizzato un intenso programma di incontri sul tema "Approcci al cambiamento: idee ed esperienze a confronto".
Il segretario generale della Regione Vittorio Zollia ha approfondito il "punto di vista amministrativo", il direttore generale Andrea Viero il "punto di vista manageriale" mentre al procuratore generale della Corte dei conti Giovanni De Luca è stato affidato il compito di parlare del "punto di vista degli organi di controllo".
Il presidente Illy ha concluso la mattinata di confronto e discussione con gli studenti esprimendo "il punto di vista di un imprenditore che fa politica". Come per qualsiasi organizzazione, anche per un'Amministrazione pubblica, ha spiegato Illy, è indispensabile definire innanzi tutto la propria missione, traducendola poi in obiettivi specifici e in strategie per raggiungerli, utilizzando nella maniera più efficiente possibile le risorse finanziarie, umane e conoscitive.
Gli obiettivi che la Regione si è data sono essenzialmente tre: favorire lo sviluppo regionale, mettendo a disposizione delle imprese strumenti adeguati per affrontare le sfide dell'economia della conoscenza globale; aumentare la coesione sociale, migliorando e completando la rete dei servizi sanitari e di protezione sociale; promuovere le riforme istituzionali, nella consapevolezza che la burocrazia pubblica ha bisogno di maggiore efficienza.
La via delle riforme istituzionali imboccata dal Friuli Venezia Giulia ha portato, ha ricordato Illy, alla riorganizzazione della macchina amministrativa regionale, con l'istituzione della figura del direttore generale, alla definizione del testo del nuovo Statuto e di un disegno di legge sul riordino delle Autonomie locali, con il quale si punta a realizzare un sistema di tipo federale.
Particolare attenzione è stata posta anche alla semplificazione legislativa, puntando sulla redazione di testi unici organici per le singole materie. "Qualche volta - ha osservato a questo proposito Illy - le leggi sono considerate un ostacolo. Ma non è così: le leggi al contrario costituiscono un vincolo fondamentale affinché l'azione amministrativa rispetti sempre i principi democratici. E comunque non c'è legge che possa impedire di realizzare ciò che i cittadini ritengono giusto".
ARC/PF