LAVORO:COSOLINI,"INTEGRARE LE PARTI DELLA FILIERA FORMATIVA"

Trieste, 20 lug - E'possibile una reale integrazione tra istruzione, formazione professionale e mercato del lavoro? Alla domanda tenta di dare una risposta il volume dell'Istituto internazionale Jacques Maritain "Sistemi integrati in una società che cambia". Raccolta d'atti di un convegno organizzato dallo stesso Istituto nel maggio 2004, il libro è stato curato dal direttore dell'istituto, Francesco Russo, e da Luca Dordit ed è stato presentato oggi a Trieste dall'assessore regionale al Lavoro, Formazione, Università e Ricerca Roberto Cosolini. Nel mercato globale la competitività dell'Italia non può basarsi sui bassissimi costi di produzione, che rendono competitivi alcuni Paesi orientali, ha detto l'assessore, il quale nella "capacità fortemente dinamica di fare innovazione" ha individuato la via d'uscita dal confronto sui prezzi. Ma soprattutto Cosolini ha indicato nella forte capacità di integrazione tra le diverse componenti della filiera formativa la strada per il superamento della sfida per l'aumento della conoscenza nella collettività. E, quindi, la chiave di volta della modernizzazione del Paese e del successo di quella parte del sistema produttivo che fonda sull'innovazione le ragioni dello sviluppo. Scuola, formazione professionale, università hanno avuto, in un'epoca che possiamo considerare superata, funzioni molto diverse tra loro, ha detto l'assessore, spiegando che la formazione continua è oggi uno strumento per esercitare il diritto all'integrazione e al lavoro, ma anche per concorrere alla competitività del sistema economico del territorio. In questo contesto il Friuli Venezia Giulia sta attraversando una fase politica importante. E' stata recentemente approvata infatti la nuova legge regionale sul lavoro, sta per esser approvata la riforma della legge sull'innovazione e, qualche tempo fa, è passata la nuova norma sulla competitività della piccola e media industria. Tutte tessere di un mosaico cui nel primo semestre del 2006 si aggiungerà, ha confermato Cosolini, un provvedimento innovativo sulla formazione e sull'integrazione tra le diverse componenti della filiera. Un provvedimento atteso, dal momento che, soltanto tra il settembre 2004 e la fine del 2005, ben 25 mila persone avranno frequentato in regione corsi di vario genere. In questa prospettiva l'assessore ha ribadito la contrarietà del Governo regionale nei confronti della riforma Moratti "che stabilisce canali differenziati di studio e formazione senza definire le modalità di relazione, e va pertanto nella direzione opposta rispetto al diritto di tutti alle medesime opportunità di scolarità e formazione" Un concetto ripreso dal direttore del Maritain ed autore del libro Russo, il quale ha invitato comunque ad "andare a vedere le carte della riforma Moratti" e ha confermato che il Maritain metterà a punto, entro il prossimo settembre, una ricerca sul ruolo del sistema educazione-formazione nel Friuli Venezia Giulia nell'ambito dell'Euroregione e quale modello per i Paesi dei Balcani e dell'Est europeo. Arc/Luciana Versi Zambonelli