ANTONAZ SU PROGETTO PER LA SALUTE IN ECUADOR

Trieste, 10 ago - L'ampliamento del piccolo ospedale di Baeza in Ecuador, centro a 3 ore di automobile dalla capitale Quito, e una campagna di prevenzione sulle malattie più diffuse tra gli abitanti dei villaggi andini circostanti. È uno dei tanti progetti di cooperazione finanziati dalla Regione Friuli Venezia Giulia nei Paesi più poveri del mondo, grazie alle risorse della legge 19 del 2000 sugli "Interventi per la promozione, a livello regionale e locale, delle attività di cooperazione allo sviluppo e partenariato internazionale". Il progetto è stato illustrato oggi a Trieste in un incontro con la stampa dall'assessore regionale al Volontariato, Roberto Antonaz, assieme a Claudio Gerin, dell' organizzazione non governativa "Alisei", che ha realizzato l'intervento a Baeza grazie a un finanziamento di quasi 36 mila euro stanziato dalla Regione nel bilancio del 2004. "La cooperazione internazionale - ha detto l'assessore - costituisce uno degli aspetti più importanti dell'attività dell'Amministrazione regionale, che intendiamo ulteriormente valorizzare. Nel 2005 abbiamo raddoppiato le risorse a disposizione per questi progetti, da 550 mila euro a 1,1 milioni, con l'auspicio di poter arrivare a spendere l'uno per cento del bilancio regionale". Il nuovo padiglione di 200 metri quadrati dell'ospedale di Baeza è stato inaugurato nelle scorse settimane. Alla cerimonia ha preso parte anche l'assessore Antonaz, assieme al viceministro alla Salute dell'Ecuador Nicolas Jara, all'ambasciatore d'Italia a Quito Giulio Cesare Piccirilli, al direttore sanitario dell'ospedale David Carbonell e a numerosi rappresentanti delle istituzioni della regione, a testimonianza del valore che le autorità locali assegnano al progetto. Oltre alla costruzione del nuovo padiglione, l'associazione "Alisei" ha favorito la promozione di una campagna di prevenzione sulle principali patologie diffuse nei villaggi circostanti, dove sono presenti presidi sanitari collegati all'ospedale di Baeza, attraverso incontri con gli allievi delle scuole e la diffusione di depliant e di spot radiofonici, nei quali è espressamente citata e ringraziata la Regione Friuli Venezia Giulia. "Ci siamo inseriti - ha spiegato Gerin, dell'associazione 'Alisei' - all'interno di un progetto già esistente, contribuendo con i fondi della Regione a potenziarlo e a migliorarlo. Siamo riusciti a completare il nuovo padiglione con sei mesi di anticipo, grazie al coinvolgimento degli Enti e della popolazione locale. Il nostro intervento è riuscito perciò a mettere in moto nuove energie". Nel 2004 sono stati finanziati dalla Regione, con le risorse della legge 19 del 2000 sulla cooperazione, 27 progetti in varie parti del mondo promossi da associazioni di volontariato e da Enti locali del Friuli Venezia Giulia. Per il 2005, oltre ad aver raddoppiato i fondi, sono state previste - è stato ricordato nella conferenza stampa - due modalità di accesso ai finanziamenti. Oltre al tradizionale bando, sono stati istituiti alcuni tavoli tecnici per costruire progetti assieme alle associazioni e agli enti interessati su alcuni tempi specifici: acqua, migranti (iniziative di associazioni di immigrati nei loro Paesi di origine), educazione alla pace, adozioni a distanza. Questa nuova iniziativa si inserisce - è stato detto - all'interno degli obiettivi che ha posto l'Onu per il nuovo millennio, per diffondere i diritti alla sopravvivenza, alla salute e all'istruzione nelle aree più povere del mondo entro il 2015. ARC/PF