SCUOLA: ANTONAZ VISITA ELEMENTARE OPICINA E IST.CARLI TS

Trieste, 12 set - Primo giorno di scuola anche per l'assessore regionale all'Istruzione e Cultura, Roberto Antonaz, che oggi ha voluto fare i suoi auguri a bambini ed adolescenti all'avvio dell'anno scolastico in tre scuole triestine: le elementari De Grassi e Bevk che, ospitate nell'edificio di piazzale Monte Re a Opicina, sono, ha detto l'assessore, "un bellissimo esempio di convivenza" e l'Istituto Tecnico Commerciale Carli di Trieste, "penalizzato come gli altri istituti tecnici e professionali del Friuli Venezia Giulia e del Paese dal clima di incertezza causato dalla riforma Moratti". A Opicina sono invece in netto incremento le iscrizioni sia per quanto concerne la parte italiana che quella slovena, hanno confermato all'assessore la dirigente scolastica dell'Istituto comprensivo dell'Altipiano, Rita Manzara, e la dirigente del Circolo didattico sloveno, Stanislava Sosic. Nel primo caso gli alunni, che nel 2003 erano 690, sono diventati 760, mentre nello stesso periodo i ragazzi iscritti alla scuola slovena sono passati da 310 a 370. Numerosi sono i bambini mistilingue della Bevk, tanto che gli insegnanti di lingua slovena hanno organizzato corsi gratuiti per i genitori non sloveni, in modo da consentir loro di partecipare all'evoluzione didattica dei figli. All'assessore, che ha fatto ai bambini l'augurio di apprendere, divertirsi e fare tante amicizie ("quelle che cominciano a scuola possono durare una vita", ha detto) le direttrici hanno confermato l'utilizzo dei fondi regionali per lo sviluppo dell'offerta formativa ed espresso la loro preoccupazione per la generalizzata carenza di sostegno data all'inserimento dei diversamente abili (in tutto l'Istituto comprensivo circa una ventina, ha confermato Manzara). Nella sua visita all'Istituto Carli l'assessore ha incontrato i ragazzi di una quarta geometri e ha avuto un lungo colloquio con la preside, Alda Sancin, che con Antonaz ha affrontato il problema della vetustà di un edificio storico che ha assoluto bisogno di restauri. In particolare, la preside Sancin ha ricordato ad Antonaz, che ha assicurato il suo interessamento in proposito, il blocco dei lavori di recupero di un'ala precedentemente occupata da una scuola elementare, lavori che avrebbero consentito la restituzione al Comune di Trieste della succursale provvisoria di via del Teatro Romano. Fermi da otto anni per un contenzioso innestato in seguito al fallimento della ditta che aveva avuto l'appalto delle opere, i lavori hanno lasciato un corposo buco nero di macerie al pianterreno, e cioè là dove erano previste aule, laboratori e una sala riunioni capace di accogliere i circa 700 allievi del Carli. Nonostante le oggettive difficoltà strutturali e il decremento delle iscrizioni innestato dal doppio canale formativo previsto dalla riforma Moratti, il Carli continua ad essere infatti una delle scuole più frequentate di Trieste. E continuano soprattutto ad aver successo i corsi serali, suddivisi in 10 classi con ben 200 iscritti. ARC/Luciana Versi Zambonelli