Torviscosa, 22 set - "Il Museo territoriale della Bassa friulana non è solo una struttura che guarda al passato, alle radici industriali della regione e di Torviscosa, ma è un museo che ci proietta in un futuro che vedrà ancora in una posizione di rilevanza la nostra produzione manifatturiera, in cui sono convinto sapremo eccellere e conquistare fette di mercato importanti".
Originalità culturale - "non ci sono molti musei in Italia che siano dedicati all'industria e non solo all'archeologia industriale" - e rilancio del comparto manifatturiero - "basato sulla ricerca e sullo sfruttamento della risorse portuali" - sono i due aspetti che il presidente della Regione Riccardo Illy ha indicato come pilastri del progetto che è stato realizzato a Torviscosa e che ha visto oggi, con l'inaugurazione del Museo territoriale della Bassa, un avvio importante.
Cultura, industria, ma anche turismo e sviluppo del territorio sono gli obiettivi del progetto, che è stato sostenuto dalla Regione.
"La cultura è ormai un elemento fondamentale per sviluppare il turismo - ha affermato Illy -. La balneazione e la montagna sono certo importanti per attrarre turisti, ma sempre di più occorre puntare su luoghi e manifestazioni culturali. Questo museo, che sorge a poca distanza da Grado e Lignano, sarà in grado di offrire un'ottima offerta, combinata con i soggiorni balneari e la risorsa ambientale rappresentata dalla rinaturalizzazione dei territori di pertinenza dell'azienda agricola Volpares, di proprietà regionale, nonché al futuro progetto di collegamento ciclabile".
L'inaugurazione è stata poi occasione per ribadire la centralità del comparto manifatturiero per il Friuli Venezia Giulia e il suo rilancio basato sulla ricerca.
"Auspico - ha detto Illy - che Snia e Caffaro, le industrie che operano in questo territorio, intensifichino la collaborazione con gli istituti di ricerca e consentano attraverso l'innovazione e le nuove tecnologia di dare un nuovo impulso a quest'area. L'altro vantaggio competitivo che occorre sfruttare - ha concluso Illy - è la presenza di tre porti. Negli ultimi due decenni si è registrato un calo nei costi del trasporto marittimo a fronte di un significativo aumento in quello terrestre. Le zone come quella dell'Aussa Corno possono dunque trarre un importante vantaggio competitivo".
E' stato poi l'assessore regionale alle Attività Produttive, Enrico Bertossi, primo promotore del Museo della Bassa, a ribadire il sostegno allo sviluppo di Torviscosa per il mantenimento dei suoi livelli di occupazione, lanciando un nuovo progetto di ricerca.
"L'idea da cui siamo partiti per il Museo - ha detto Bertossi - era quella di avvicinare le giovani generazioni al mondo dell'impresa, facendo capire come ci può essere interazione tra fabbrica, comunità e aspetti culturali. Abbiamo poi integrato il progetto turistico, legando a Torviscosa le potenzialità delle vicine Grado, Aquileia, Palmanova. Infine, non mancheremo di difendere in questa area i livelli occupazionali. Cercheremo di aiutare la Caffaro a realizzare un progetto che dovrebbe farne un polo importante per la ricerca sulle bonifiche ambientale, dando una valenza importante per il suo futuro".
Un orientamento condiviso dal vicepresidente della Snia, Andrea Mattiussi. "Qui ci sono le radici della chimica italiana e qui noi vogliamo restare. Faremo di Torviscosa il centro più grande e innovativo della Snia Caffaro".
La filosofia che è stata alla base del recupero del complesso architettonico del Cid e della Torre Marinotti e dell'allestimento delle nove sezioni del museo sono state illustrate da Gianna Ganis, coordinatore e ideatrice del progetto e dall'architetto Elisa Trani.
Alla cerimonia di inaugurazione sono intervenuti il sindaco di Torviscosa, Roberto Duz, il presidente della Camera di commercio di Udine, Adalberto Valduga, il vicepresidente dell'Assindustria di Udine, Adriano Luci, e il presidente del Consorzio Aussa-Corno, Tullio Bratta.
ARC/Elisabetta Pozzetto