INDUSTRIA: BERTOSSI E COSOLINI SU FERRIERA TS OLTRE 2009

Trieste, 29 set - Il 21 ottobre prossimo è stato riconvocato il tavolo tecnico istituzionale che valuterà - la consegna è prevista per quel giorno - il piano industriale della Severstal - Lucchini per il proseguimento dell'attività della Ferriera di Servola oltre il termine del 2009, fissato dal protocollo d'intesa del 2003 sulla chiusura dello stabilimento. "Dopo la formalizzazione dello scorso 3 agosto sulle intenzioni dell'azienda di proseguire l'attività - ha detto l'assessore alle Attività Produttive Enrico Bertossi, presente ai lavori odierni con il collega al Lavoro Roberto Cosolini - abbiamo convocato questo tavolo per consentire all'azienda stessa di illustrare le sue motivazioni e spiegare come intenda procedere in vista della stesura del piano industriale". L'assessore ha precisato subito che, comunque, la Regione non transigerà su almeno 4 punti: sulla tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini, sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori all'interno dell'azienda, sul mantenimento, come minimo, dei livelli occupazionali attuali e sulle ricadute economiche dell'attività della Ferriera sul territorio. La proprietà (erano presenti Severo Bocchio, in rappresentanza del CdA, il direttore dello stabilimento di Trieste, Francesco Rosato, e il responsabile delle relazioni istituzionali, Francesco Semino) ha illustrato le ragioni del mutamento di rotta del Gruppo Lucchini a partire dalla nuova partnership con la Severstal di Aleksej Mordashov, e ha accennato alla volontà di "implementare nuove attività e avviare sinergie logistiche". Rosato, che ha fatto il quadro dell'azienda al momento attuale (530 dipendenti più 130 unità collegate all'indotto al 100 per cento, 6 milioni di euro di ricaduta sul territorio, oltre 400 mila tonnellate circa di coke e altrettanta ghisa prodotta, energia dalla centrale Elettra) ha confermato la presentazione, già nel 2004, del piano sulla sicurezza interna dell'azienda alla commissione ministeriale competente, che recentemente ha risposto chiedendo di provvedere, entro 6 mesi, a soddisfare "alcune segnalazioni e una raccomandazione". "Oggi non viene presentato il piano perché ci è sembrato corretto, oltre che opportuno, verificarne l'adeguatezza, specie per quanto riguarda il quadro di compatibilità ambientale, attraverso qualche momento di concertazione" ha detto Bocchio, che ha confermato con molta incisività la volontà dell'azienda di arrivare al più presto a conclusione del contenzioso con l'Autorità portuale sulle concessioni demaniali. Rappresentati dagli assessori competenti Maurizio Ferrara e Fulvio Tamaro, il Comune e la Provincia di Trieste hanno chiesto rassicurazioni in campo ambientale - tra le altre cose il Comune ha chiesto la caratterizzazione dell'area, la messa in sicurezza della falda acquifera e il controllo di eventuali emissioni inquinanti in mare-. A loro volta i rappresentanti delle organizzazioni sindacali hanno richiamato l'attenzione su più argomenti, ma soprattutto sulla necessità di un confronto tra il tavolo nazionale sul piano industriale della Lucchini-Severstal e quello locale, sulla quantità degli investimenti necessaria a soddisfare i parametri imposti dalle normative agli impianti siderurgici per contrastare l'inquinamento interno ed estero, sui tempi della concertazione, sulle novità indicate da Rosato a proposito delle attività aggiuntive della Ferriera e sulla necessità di provvedere alla salvaguardia della salute e della sicurezza dei lavoratori. "Abbiamo sentito l'impegno a presentare in tempi brevi un piano che risponda anche e soprattutto alle questioni proposte da Bertossi" ha detto Cosolini, osservando che, in relazione agli investimenti, è opportuno partire dall'elenco delle cose da attuare in modo da stabilirne il costo effettivo. Per quanto riguarda le componenti ambientali del piano industriale per la Ferriera, sarà l'assessore regionale competente per l'Ambiente Gianfranco Moretton, ha confermato Cosolini, a promuovere, con i soggetti interessati, un tavolo di lavoro. "Mi auguro parta, come è stato chiesto, - ha detto ancora l'assessore al Lavoro - un piano bilaterale sul piano industriale del Gruppo in Italia, ma, istituzionalmente, ci sentiamo prima di tutto responsabili del fatto che il confronto a questo tavolo vada avanti il più celermente possibile su tutti gli argomenti previsti". ARC/Luciana Versi Zambonelli