ARGENTINA: IACOP E MARSILIO CON COMUNITA' DI CORREGIONALI

Mendoza (Argentina), 4 ott - Dopo gli incontri volti a potenziare la cooperazione tra la Regione Friuli Venezia Giulia e le istituzioni argentine, la delegazione regionale guidata dagli assessori Franco Iacop ed Enzo Marsilio ha avuto una serie di incontri con le comunità di corregionali nel Paese sudamericano. La Regione è vicina ai propri emigranti in tutto il mondo, tanto più in Argentina, hanno sottolineato i due rappresentanti della Giunta regionale, dove la presenza è in assoluto la più massiccia e dove - utilizzando le parole di un pensionato originario monfalconese, ex operaio della Fiat a Cordoba - gli italiani non sono arrivati per lavorare e basta, hanno costruito un Paese di 40 milioni di abitanti che per metà possono vantare discendenze da ogni parte d'Italia. Tra questi è molto attiva una nutrita schiera di corregionali, di famiglie nate da esodi di massa dal Friuli Venezia Giulia e dall'Istria che hanno radici tra la fine dell'Ottocento e l'immediato dopoguerra. Un percorso prima doloroso e poi difficile che il Governo regionale intende valorizzare anche attraverso progetti ed iniziative rivolte alle seconde, terze ed in certi casi quarte generazioni. Si vuole intervenire, infatti, soprattutto nella fase di qualificazione professionale avanzata, ad esempio la formazione post laurea, preparando prevalentemente in Friuli Venezia Giulia coloro i quali saranno gli avamposti regionali all'estero e contribuendo ad un auspicato riconoscimento bilaterale dei titoli di studio conseguiti nei rispettivi Paesi. I corregionali incontrati a Buenos Aires, Cordoba e Mendoza hanno esposto a Iacop e Marsilio l'esigenza di potersi avvalere di corsi di italiano promossi e sostenuti dalla Regione in Argentina a favore dei più giovani, auspicando anche un importante coinvolgimento nelle attività di cooperazione decentrata. Di età compresa tra i 2 e gli 86 anni, con una presenza importante di under 30 in prevalenza universitari, c'erano oltre 250 tra friulani, giuliani e sloveni del Friuli Venezia Giulia all'evento conviviale di Buenos Aires che ha richiamato esponenti di tutte le associazioni di corregionali dalla capitale e dall'intera provincia, da sola praticamente il cinquanta per cento della popolazione argentina. Un centinaio quelli accorsi al centro friulano di Cordoba, città dell'entroterra (700 km a nord di Buenos Aires) con un milione di abitanti, che a qualche decina di chilometri può contare su Colonia Caroya, un paese sorto nel 1878 grazie a 120 famiglie friulane e che ora conta 17mila abitanti, 15mila dei quali con avi udinesi, pordenonesi ed in misura minore isontini. Proprio a Cordoba, dal console Stefano Moscatelli, il popolo emigrante del Friuli Venezia Giulia ha raccolto i ringraziamenti dell'Italia per un operato complessivo superiore ad ogni possibile confronto. Mendoza, la provincia al confine con le Ande dove viene prodotto l'80 per cento del vino argentino, ha chiuso il trittico di incontri con una partecipazione anche in questo caso numerosa alla serata organizzata al Centro friulano. ARC/Fabio Carini