Belgrado, 10 ott - Il Friuli Venezia Giulia e la Serbia intendono sviluppare sempre più intensi rapporti economici, culturali e sociali, per accelerare il processo di avvicinamento del Paese balcanico all'Unione europea, iniziato proprio oggi con l'apertura ufficiale del negoziato di associazione e stabilizzazione.
È quanto hanno concordato il presidente della Regione Riccardo Illy e il presidente della Repubblica serba Boris Tadic, in un incontro che si è svolto oggi a Belgrado in occasione della giornata di apertura della seconda edizione di "Italia a Belgrado", la manifestazione promossa dal Governo italiano per intensificare i rapporti imprenditoriali tra i due Paesi.
Nel corso del cordiale incontro, che si è svolto nella sede della Presidenza della Repubblica, Illy era affiancato dall'ambasciatore d'Italia a Belgrado Antonio Zanardi Landi, mentre con Tadic era presente il console di Serbia Montenegro a Trieste Goran Stojkovic. Sia Illy che Tadic hanno ricordato il loro precedente e proficuo incontro, che si era svolto a Trieste nel maggio scorso.
"Già un anno fa avevo auspicato - ha detto Illy - l'avvio del percorso di avvicinamento della Serbia Montenegro all'Unione europea. Proprio oggi assistiamo alla felice coincidenza dell'apertura di 'Italia a Belgrado' e dei negoziati di adesione all'Unione europea che, mi auguro, possano essere completati con esito positivo in tempi rapidi, in coincidenza con l'ingresso nel 2007 di Romania e Bulgaria in Europa".
Come ha osservato Tadic, la Serbia considera l'Italia un partner strategico in Europa, sia dal punto di vista politico che economico-commerciale, e valuta con particolare attenzione, nell'ambito di una prospettiva di assetto federale del proprio Paese, proprio la cooperazione a livello regionale.
A questo proposito Illy ha ricordato come le iniziative degli imprenditori friulani e giuliani abbiano dato un contributo determinante alla crescita dell'interscambio commerciale e degli investimenti diretti dell'Italia in Serbia, come dimostra la loro significativa presenza a "Italia a Belgrado 2005". Sono circa 200 i corregionali in questi giorni nella capitale serba, in rappresentanza di 120 imprese.
La Regione dispone inoltre di importanti strumenti per favorire gli scambi con l'area balcanica, come Finest e Informest, e di un ufficio di rappresentanza a Belgrado, mentre è in corso un programma di cooperazione con la Provincia autonoma della Vojvodina. La collaborazione potrebbe essere intensificata, ha rilevato Illy, anche tra le Università e coinvolgere gli istituti di ricerca scientifica e tecnologica presenti in Friuli Venezia Giulia.
Il presidente della Regione e Tadic hanno concordato anche sulla necessità di un maggiore impegno per migliorare le infrastrutture di trasporto nei Balcani, non solo da parte dei Paesi interessati ma anche dell'Unione europea, proprio per favorire l'interscambio economico e quindi l'integrazione di quest'area in Europa.
A favorire i buoni rapporti del Friuli Venezia Giulia con la Serbia, hanno rilevato Illy e Tadic, vi è anche la numerosa comunità di lavoratori serbi che risiede nella nostra regione. A tale proposito Illy ha ricordato l'approvazione della recente legge regionale sull'immigrazione che, basandosi sul principio della parità di diritti e doveri e di accesso ai servizi, favorisce l'integrazione degli stranieri residenti.
ARC/Paolo Fragiacomo