San Giovanni al Natisone, 14 ott - Andare oltre alle visioni nazionali per favorire, attraverso la cessione di potere, lo sviluppo di sistemi territoriali integrati e possibilmente garantiti da un organismo comune che esalti le potenzialità di ogni singola realtà.
Questo - secondo l'assessore per le Relazioni Internazionali e Comunitarie del Friuli Venezia Giulia, Franco Iacop, che ne ha però sottolineato l'attuale impossibilità in quanto l'Italia recependo il trattato di Madrid ha imposto l'obbligo della stipula di accordi bilaterali tra Stati - è il presupposto per costruire il futuro del Friuli Venezia Giulia nell'ambito della Nuova Europa e del mercato globale mondiale. Un'Euroregione, insomma, fatta da entità territoriali contermini in grado di promuovere i punti di forza e colmare le rispettive lacune.
L'armonizzazione è la condivisione di sistemi integrati e senza un sistema integrato in ogni settore, a cominciare da quello economico, non si può essere competitivi - è il senso dell'intervento di Iacop al convegno "Armonizzazione transfrontaliera" promosso dall'associazione Mitteleuropa a San Giovanni al Natisone - perché non è più tempo di vivere sulle glorie del passato, ovvero su esportazioni basate sulla svalutazione della lira e su contributi europei destinati sempre più alle aree di nuova adesione. A questo proposito - ha assicurato l'assessore - faremo di tutto affinchè nella complessa progettualità europea 2007-2013 vengano previsti strumenti di transizione che evitino di compromettere la competitività di territori quali il Friuli Venezia Giulia.
Citando l'esempio dell'interesse cinese per il porto di Trieste integrato in un sistema portuale dell'Alto Adriatico, Iacop ha inoltre evidenziato come nessuno scalo da solo possa soddisfare le esigenze dei grandi mercati e, anche in questo caso, come non si possa fare a meno di una totale sinergia con il sistema della viabilità ad esso collegato in funzione di una efficace penetrazione nel resto d'Europa.
ARC/FC