Trieste, 17 ott - Le minoranze sono prima di tutto "una ricchezza interna" (e nell'attuale era della conoscenza anche di sviluppo) ma possono nel contempo costituire un fattore importante per facilitare l'integrazione economica e culturale.
E' questo dunque il ruolo delle "minoranze linguistiche reciproche", quella italiana in Slovenia ed in Istria, quella slovena in Friuli Venezia Giulia, che il presidente della Regione Riccardo Illy ha illustrato oggi alla Camera di commercio di Trieste nella prima giornata (la seconda lunedì prossimo a Capodistria) del convegno sul ruolo economico delle minoranze promosso dall'Unione culturale economia slovena (SKGZ), dalla Confederazione delle organizzazioni slovena, dall'Unione italiana e dalla Comunità autogestita costiera della Nazionalità italiana (CAN).
Illy, all'incontro sono intervenuti anche gli assessori regionali per le Relazioni Internazionali, Franco Iacop, e per le Identità Linguistiche e Culturali, Roberto Antonaz, ha quindi sottolineato come il Friuli Venezia Giulia vive oggi uno scenario completamente nuovo dettato sia dall'ampliamento comunitario ad Est dello scorso anno e dai futuri allargamenti (da Romania e Bulgaria a Croazia, da Serbia e Montenegro, Albania, Macedonia a Bosnia Erzegovina, ha auspicato Illy) sia da quella globalizzazione economica che mettendo a contatto le due aree di grande sviluppo rappresentate da Asia ed Europa centro-orientale vedrà nell'Adriatico il luogo deputato a nuovi scambi economico-commerciali.
"E' dunque arrivato il momento dell'azione", ha indicato il presidente Illy, nel cui ambito la presenza delle due minoranze appaiono di fondamentale importanza.
Illy ha quindi evidenziato "opportunità e problemi", tra i quali la necessità di infrastrutture viarie ("per favorire entrambi i territori", Friuli Venezia Giulia e Slovenia), il turismo nautico ed ambientale (una delle carte da giocare), la società mista paritetica FVG/Slovenia, per la quale Regione e Finest sono disponibili a valutare nuove prospettive.
Infine il presidente Illy, riprendendo quanto evidenziato dal segretario di Stato sloveno Franc Puksic, ha auspicato sia la ripresa dei lavori del Comitato paritetico per i problemi della minoranza slovena e la pronta sostituzione del componente a suo tempo dimessosi, sia la rinuncia dell'Italia all'applicazione della moratoria sulla libera circolazione dei lavoratori, "quanto meno con la Slovenia".
Successivamente l'assessore Iacop ha affermato che il progressivo venir meno delle barriere e l'allargamento della Ue portano a creare "uno spazio unico di collaborazione" tra le due minoranze, veicolo strategico dal punto di vista economico.
Dall'odierno convegno "ci giunge l'indicazione - ha aggiunto Iacop - dell'esigenza di un comune impegno di Friuli Venezia Giulia e Slovenia nell'attivare quelle condizioni economico-culturali tali da garantire alle due minoranze un ruolo propulsore nelle dinamiche di sviluppo di questi nostri territori".
"Certo è difficile pensare - ha concluso l'assessore - a cooperazioni in campo economico senza reali interconnessioni tra i rispettivi sistemi: da qui pertanto l'esigenza di infrastrutture di trasporto che connettano i territori per integrare le economie".
ARC/RM