COSOLINI, NUOVA LEGGE VANTAGGIO PER TUTTI

INCONTRO A TS: GETZ, COINVOLGIMENTO DIPENDENTI FA DIFFERENZA Trieste, 20 ott - Una legge sull'innovazione approvata dal Consiglio regionale in maniera innovativa, ovvero all'unanimità, a dimostrazione che il Friuli Venezia Giulia è ormai consapevole di quanto sia importante non perdere il passo nei confronti della concorrenza. In apertura del meeting "Università laboratorio di innovazione", introdotto all'ateneo di Trieste dal rettore Domenico Romeo, al cospetto di una platea formata in maggior parte da studenti ma anche da imprenditori ed operatori della comunicazione l'assessore regionale a Lavoro, Formazione, Ricerca ed Università, Roberto Cosolini, ha definito il voto positivo dell'aula un esempio della migliore politica, quella che riconosce il valore delle proposte e non si lascia andare a disconoscimenti di principio. "Una legge che coniuga le esigenze dell'economia con quelle delle persone - ha affermato Cosolini - perché per fare innovazione non si può dipendere dagli altri ma, anche grazie ad una comunicazione appropriata, serve creare un sistema regione, una comunità abituata all'innovazione permanente all'insegna di cultura, metodo, disciplina in diversi campi di applicazione e con il fondamentale coinvolgimento delle risorse umane". Comunicare equivale a trasmettere i valori della conoscenza ed a stimolare l'ingegno e l'impegno a tutti i livelli. Un concetto sviluppato da Isaac Getz, docente di innovazione presso la Scuola europea di management di Parigi, che, citando alcuni esempi di aziende vincenti in un regime di alta concorrenza, ha facilmente evidenziato come la differenza tra un'impresa in crescita ed una in difficoltà sia spesso riscontrabile in un corretto od errato atteggiamento nei confronti del personale. Getz ha individuato nel coinvolgimento creativo, nella premialità, nella stimolazione positiva e non coercitiva e nell'attenzione verso un ambiente di lavoro ideale i punti cardine del prodotto ma soprattutto del servizio di qualità e, di conseguenza, del successo o dell'insuccesso di un'azienda sul mercato. Non a caso, ha fatto notare, un recente studio ha determinato come solo il 9 p.c. dei clienti lascia un fornitore perché la concorrenza è genericamente migliore; il 68 p.c., invece, cambia perché è disatteso nel trattamento riservatogli da un call center o da un qualsiasi dipendente che diventa l'espressione dell'azienda stessa. ARC/FC