WELFARE: ILLY/BELTRAME, CONFERENZA REG.INFANZIA E ADOLESCENZA

Udine, 07 nov - La stretta correlazione tra welfare, protezione sociale, sviluppo economico ed evoluzione del processo normativo in regione è stata al centro della prima giornata della Conferenza sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza "Al passo del loro crescere", non un mero evento celebrativo, come ha confermato l'assessore regionale alla Salute e Protezione Sociale Ezio Beltrame, ma "un' occasione di raccordo dei percorsi attivi e da attivare" nel momento in cui è evidente "l'opportunità di dare impulso all'investimento sociale per l'infanzia e l'adolescenza". Una fascia della popolazione regionale che al 31 dicembre 2004 contava, in Friuli Venezia Giulia, 170.669 unità, di cui 11.819 stranieri. Sempre nel 2004, i bimbi nati sono stati 9.927, di cui 8.974 (-35 rispetto al 2003) italiani e 953 (+214 rispetto al 2003) stranieri. "Per natalità la nostra regione è penultima in Italia, a sua volta all'ultimo posto in Europa" ha ricordato il presidente del Friuli Venezia Giulia Riccardo Illy, evidenziando l'importanza delle politiche a favore dei minori e il rilievo che l'Amministrazione regionale dà al tema oggetto della conferenza. "Noi puntiamo su due filoni, sviluppo economico e protezione sociale, strettamente connessi tra loro perché è evidente che se vengono meno le condizioni di povertà aumentano il benessere ed il sostegno al sociale". Ricordando l'apporto fondamentale delle associazioni di volontariato e delle cooperative sociali e la funzione di erogatori di servizi di Comuni e Aziende sanitarie, Illy ha sottolineato il ruolo regolatore e di coordinamento della Regione, auspicando che la Conferenza dia il suo contributo a raccogliere gli elementi utili a dare una risposta puntuale alle esigenze dell'infanzia. Illy ha confermato l'impegno dell'esecutivo e del Consiglio regionali a favore di un riordino normativo complessivo del settore anche grazie al disegno di legge che tra breve inizierà il suo iter in Aula, ultima tappa di un excursus tracciato dagli interventi dei componenti della III Commissione consiliare, Roberto Molinaro e Maria Teresa Bassa Poropat. Due brevi relazioni, dedicate la prima ad una rilettura delle scelte fatte dall'Amministrazione regionale a favore dell'infanzia e dell'adolescenza sino alla legge 285 ("oggi è necessaria una nuova consapevolezza da parte di tutti a cominciare da noi, serve un'azione sinergica perché il benessere dei bambini non può fare a meno di nessuno" ha detto Molinaro) e la seconda all'evoluzione del sistema normativo regionale e alle risposte da dare alle emergenze emerse oggi. Tra queste, Beltrame ha evidenziato l'indebolimento delle reti familiari, la necessità di una riflessione sulla rete dei servizi e sulla loro integrazione in parallelo con l'integrazione tra le istituzioni ed una maggiore organicità di rapporto tra servizi socio-assistenziali e socio- educativi dei Comuni, e tra questi ed il sistema scolastico. Ma carenze sono state evidenziate anche dai dati esposti da Fiorella Balestrucci e Paolo Molinari, rispettivamente coordinatore e consulente scientifico del Centro regionale documentazione e analisi sull'infanzia ed adolescenza (CRDA), che hanno confermato problemi per quanto riguarda l'integrazione dei bambini stranieri e dei disabili, un rischio concreto di dispersione scolastica (gli insuccessi scolastici ammontavano nel 2004 al 4 per cento alle medie e al 7 per cento alle superiori), una scarsità degli asili nido, che coprono appena il 10,6 per cento della popolazione infantile (3.130 bambini nel 2004) fino ai 3 anni. Un dato nettamente inferiore alle prospettive di domanda, per il 2010, del 33 per cento, come ha spiegato Bassa Poropat. La salute dei bambini e degli adolescenti del Friuli Venezia Giulia è stata al centro dell'intervento del direttore scientifico del Burlo Garofolo, Giorgio Tamburini, che ha rilevato come per accesso, qualità e risultati il sistema di cure materno-infantili del Friuli Venezia Giulia possa esser considerato tra i migliori d'Italia, con eccezioni di rilievo nei settori della disabilità e della salute mentale. Il tutore pubblico dei minori Francesco Milanese, che ha sottolineato la non agibilità, per definizione, dei minori nei confronti dei diritti riconosciuti dalla stessa Carta di New York, ha auspicato che questa Conferenza non sia che la prima di una serie di analoghe iniziative, ricordando che da oltre tre lustri veniva sottolineata l'esigenza di un così essenziale momento di confronto e riflessione. Coordinata da Isabella D'Eliso, direttore del servizio regionale Interventi e Servizi sociali, la conferenza era stata introdotta dal sindaco di Udine Sergio Cecotti, in quale ha ricordato il ruolo degli Enti locali nella gestione dei servizi all'infanzia, notando che Udine è stato indicato come il primo tra i Comuni virtuosi del Nord Est sul tema ed il terzo in Italia. "Mi auguro che la buona volontà delle Amministrazioni locali e la loro capacità non si scontri con la carenza di risorse - ha detto Cecotti ricordando i tagli della Finanziaria ai Comuni - e quindi con l'impossibilità di dare risposte pratiche alle esigenze concrete dell'infanzia e dell'adolescenza evidenziate da quest'iniziativa". ARC/Luciana Versi Zambonelli