Toronto, 13 nov - Il Ducato dei Vini friulani, nato nel 1972 a Cividale con l'intento di difendere, diffondere e valorizzare i vini e l'enogastronomia del Friuli, ha ampliato negli anni le sue attività ed oggi si propone come un vero e proprio "ambasciatore" dello sviluppo sociale, culturale ed economico del Friuli e dell'intero Friuli Venezia Giulia.
Lo è a maggior ragione in Canada e soprattutto a Toronto e nella regione dell'Ontario (che raccolgono circa un quarto di tutta la popolazione canadese, attorno ai 21 milioni di abitanti) ed in questo contesto opera ormai da trent'anni la "Contea" di Toronto del Ducato dei Vini friulani.
E ieri sera, nella sede della Famee Furlane di Toronto, il capo della "locale" Contea, Primo Di Luca, ha presentato con il presidente della Regione Riccardo Illy il volume dedicato ai 30 anni di attività ed all'opera di promozione del "made in Friuli" in Nord America.
Guidata da Primo Di Luca (uno degli imprenditori di successo del "Canadian dream" degli Anni '70 ed '80, giunto a Toronto dalla nativa Codroipo "a 17 anni, con 870 lire in tasca", racconta) e da Julian Fantino (sino allo scorso febbraio capo della Polizia di Toronto e da qualche mese chiamato al vertice della Protezione Civile dell'Ontario), la Contea di Toronto raccoglie 140 "nobili" e tra questi personaggi di spicco, che "contano" nel sistema di Toronto.
Come ha infatti rilevato il presidente Illy di fronte ad una platea di circa 800 persone, sorprende "non solo come Toronto possa considerarsi la seconda città friulana al mondo dopo Udine, grazie ai circa 50 mila friulani residenti, ma soprattutto la 'qualità' delle posizioni acquisite a livello imprenditoriale e nella società civile di Toronto, oltrechè in campo politico", ricordando la presenza nel Governo dell'Ontario del ministro alle Politiche Sociali Sandra Pupatello (la madre è originaria di Morsano al Tagliamento), anch'essa "nobile del Ducato" e presente alla serata d'onore alla Famee Furlane.
Illy, che ha ricordato nel corso della serata il cammino che il Friuli Venezia Giulia ha compiuto negli ultimi decenni, qualificandosi oggi come una terra in cui "si produce e si trasferisce innovazione" ed al centro di nuove prospettive di sviluppo e di collaborazione con il Centro ed il Sud-Est dell'Europa (mercati appetibili anche per l'economia canadese), ha quindi osservato che il Canada stesso può rappresentare una grandissima opportunità per le imprese friulane, soprattutto per quelle del mobile, anche in considerazione del fatto che la maggioranza degli imprenditori friulani di successo di Toronto hanno sviluppato la propria attività nel settore edilizio: "dopo aver costruito le case - ha "suggerito" Illy - vendere arredamenti sembrerebbe una cosa spontanea e naturale, che però non è ancora avvenuta in modo sufficiente".
Una serata, quella di ieri a Toronto, caratterizzata anche da un alto aspetto filantropico (ricordando che la Contea si era impegnata per la ricostruzione del Friuli terremotato, dopo il sisma del 1976, con 7 milioni di dollari) a favore di Villa Leonardo Gambin, struttura residenziale della Famee Furlane, sorta nel 2004 con 168 posti-letto, e dell'Ontario Cancer Institute, istituto di ricerca nel campo oncologico dell'ospedale "Princess Margaret".
Struttura di ricerca all'avanguardia a livello internazionale, tra le più quotate in Nord America, i suoi laboratori sono stati visitati nella giornata di sabato dal presidente Illy e dall'assessore Roberto Antonaz, che hanno positivamente valutato con il responsabile del settore delle terapie antitumorali, Padraig Warde, la possibilità di instaurare rapporti di collaborazione scientifica tra l'Ontario Cancer Institute ed il Cro di Aviano.
Alla serata alla Famee Furlane, a conferma dell'importanza e della valenza che la Contea di Toronto del Ducato dei Vini ha assunto nel tessuto socio-economico dell'Ontario, sono tra gli altri intervenuti, accanto al presidente Illy ed al ministro Pupatello, il presidente della Regione di York, Bill Fisch, il sindaco di Vaughan, Michael Di Biase, il console generale d'Italia a Toronto Luca Brofferio ed il capo della Polizia di Toronto, Bill Blair, ma soprattutto decine di imprenditori d'origine friulana ed italiana con successo impegnati in campo economico e finanziario.
ARC/RM