ILLY, OBIETTIVI INTEGRAZIONE E INNOVAZIONE

Strasburgo, 24 nov - Un "Premio Innovazione" per la regione europea più innovativa, che sappia dare l'esempio o sia in grado di organizzare i fattori dell'innovazione. E' questa l'idea lanciata oggi a Strasburgo da Riccardo Illy, presidente dell'ARE, l'Assemblea delle Regioni d'Europa a cui aderiscono oltre 250 realtà regionali di 30 Paesi europei (Ue ed extracomunitari). Un Premio, ha indicato Illy nella prima giornata del summit ARE di Strasburgo (che quest'anno festeggia i suoi primi 20 anni di attività), alla Regione che sappia meglio di altre favorire lo sviluppo dell'innovazione sul proprio territorio, organizzando i propri processi di informatizzazione, di servizi on-line, rendendo disponibili o producendo o trasferendo le conoscenze che diverranno prima idee e quindi vera e propria innovazione, promuovendo la diffusione della cultura dell'innovazione. L'odierna proposta del presidente Illy si coniuga perfettamente alla posizione ufficiale dell'ARE in materia di ricerca e sviluppo, che ha trovato conferma anche in questa prima giornata di lavori dell'Assemblea. Infatti, ha ribadito Illy, le Regioni offrono la loro leale collaborazione alla Ue per favorire sia la maggior integrazione europea (anche alla luce della mancata ratifica della Costituzione comunitaria) sia un rilancio economico europeo proprio attraverso l'innovazione. "Affinché ciò avvenga - ha affermato il presidente dell'ARE e del Friuli Venezia Giulia - chiediamo che la Ue prima di tutto confermi la percentuale di fondi statali che vengono devoluti al bilancio della stessa Unione europea ed un loro utilizzo prioritario per la coesione e l'innovazione, settori nei quali il ruolo delle Regioni è fondamentale, per l'istruzione e la formazione, nella realizzazione di infrastrutture di comunicazione e telecomunicazione, in ricerca e sviluppo". E questo ruolo è stato riaffermato nel corso della tavola rotonda del pomeriggio, dedicata alla crescita territoriale attraverso l'innovazione, da Paul Atkinson, dell'Istituto di Studi Politici di Parigi, e da Isaac Getz, docente alla European School of Management di Parigi. Secondo Getz, compito delle Regioni, di quelle "più rapide e dinamiche", non è di fare direttamente innovazione, bensì di promuovere il clima più adeguato, l'ambiente migliore, per favorire i sistemi, le organizzazioni chiamate ad innovare ed a guidare l'innovazione, ammonendo che non perseguire la strada dell'innovazione significa pesantemente regredire rispetto ad altri contesti territoriali. All'Assemblea delle Regioni, che vede presenti 750 delegati di 182 regioni, su indicazione di Illy, "partecipa", con uno stand istituzionale, Insiel, allo scopo di illustrare i propri prodotti nei campi della Pubblica Amministrazione e della gestione dei servizi sanitari, nell'intento di espandere le sue attività all'estero, soprattutto nel Centro-Est Europa. L'azione di Insiel sin dalle prime ore di presenza nella sede del Parlamento europeo a Strasburgo pare improntata al successo e già molte Regioni di Slovacchia, Polonia, Croazia, Serbia e Montenegro, Albania e Romania hanno mostrato concreto interesse, in particolare relativamente alla sanità. L'ARE, confermandosi sempre più orientata verso l'Est ed il Sud Europa, ha approvato oggi l'adesione di nuovi 18 membri e, tra questi, delle Regioni croate di Osijek-Baranja e Virovitica-Podravina, di Kiev, Kirovohrad e Kherson (Ucraina), Ingushetia (Russia), Lodz (Polonia) ed Elbasan (Albania), mentre ha fissato a Maramures, in Romania, la sede 2006 della Summer School, quest'anno inaugurata da Illy a Mostar a fine agosto. ARC/Roberto Micalli