BARROSO E ILLY CONCLUDONO ASSEMBLEA ARE

Strasburgo, 25 nov - Identità di vedute e certezze sui passi da compiere per il futuro dell'Europa accomunano presidenza della Commissione europea e dell'Assemblea delle 250 Regioni d'Europa. Commissione ed ARE, come hanno confermato oggi a Strasburgo nella sede del Parlamento europeo i presidenti José Manuel Barroso e Riccardo Illy (chiamati a chiudere la due giorni di incontri dell'Assemblea delle Regioni d'Europa, comunitarie ed extra Ue), che guardano con apprensione alle proiezioni della comune Casa europea. C'è il pericolo, ha segnalato infatti Illy, che non venga approvato in tempo il bilancio comunitario dell'Unione, con la preoccupazione della messa a regime dei Fondi strutturali 2007-2013: ciò creerebbe "un impatto devastante su tutte le Regioni, soprattutto su quelle a minor tasso di sviluppo". La volontà dell'ARE, ha aggiunto Illy, è quindi di intervenire sugli Stati membri e sulla Presidenza inglese, "proprio per sollecitare tutti ad una rapida approvazione delle prospettive finanziarie della Ue". Dunque una "situazione seria", come l'ha definita il presidente Barroso, con l'esigenza di arrivare al più presto ad un accordo sulla base finanziaria dell'Unione europea, il cui "livello" d'impegno deve essere mantenuto e non ridotto perché altrimenti si rischia un fallimento non solo politico della Ue, con conseguenze economiche purtroppo molto concrete sulle realtà regionali che attendono, come aveva ricordato il presidente del Friuli Venezia Giulia, le risorse dei Fondi strutturali. Illy e Barroso hanno poi convenuto sull'esigenza di Regioni "forti" in Europa, all'insegna di quell'innovazione che rappresenta il fattore critico di successo fondamentale nell'economia globale della conoscenza. Le Regioni sono consapevoli della necessità di intraprendere questo cammino e stanno intervenendo proprio per accentuare lo sviluppo dell'innovazione, per incrementare la cultura dell'innovazione, per ribadire la volontà di costituire reti e scambi di saperi, per mantenere ed attirare sul territorio nuovi talenti. Una sinergia, quella tra Regioni ed innovazione, sulla quale Barroso si è dichiarato totalmente d'accordo, in quanto in grado di confermarsi come "una delle chiavi per risolvere i nostri problemi in Europa" nell'era dell'economia globalizzata. L'Ue, ha pertanto ribadito Illy, deve aiutare questi processi di sviluppo delle Regioni basati sull'innovazione, sul grande potenziale creativo ed innovativo dei cittadini e delle Regioni d'Europa, testimoni - queste - che la diversità dell'Europa è un grande punto di forza ed a sua volta un fattore di competitività. Regioni dunque forti sul piano economico, che dialoghino sempre più attraverso nuove e più concrete cooperazioni transfrontaliere ma che, per essere veri "motori di sviluppo" (l'indicazione è giunta da Barroso), hanno necessità di maggiori competenze legislative. Barroso si è detto in linea con questa volontà delle Regioni di contare di più nel contesto europeo, anche per realizzare quel disegno di un'Unione, di Stati, di Regioni e di Enti locali messi sullo stesso piano, tutti indipendenti ed autonomi ma tutti in grado di collaborare per realizzare un'Europa migliore, come peraltro evidenziato anche dalla "dichiarazione di Strasburgo", approvata su proposta di Illy oggi all'unanimità dai 182 partner regionali presenti alle assise dell'ARE. ARE che sempre da oggi occupa ufficialmente a Strasburgo la sua nuova sede istituzionale, inaugurata dal presidente Illy e dal presidente della Regione Alsazia Adrien Zeller; si tratta di un edificio di quattro piani, al centro della città, di proprietà della stessa Alsazia ed offerta con un "affitto preferenziale", ha precisato Illy, all'Assemblea delle Regioni d'Europa. ARC/Roberto Micalli