DDL IN MATERIA RISORSE AGRICOLE NATURALI E FORESTALI

Trieste, 29 nov - La Giunta regionale ha approvato oggi, su proposta dell'assessore Enzo Marsilio, un disegno di legge riguardante "Interventi in materia di risorse agricole, naturali, forestali e montagna". "Il provvedimento legislativo - ha detto Marsilio - si rende necessario per intervenire in alcuni settori curati dalla direzione centrale competente al fine di corrispondere ad esigenze manifestatesi in tempi recenti. Sarà così possibile intervenire in modo più incisivo ed efficace nei confronti dei comparti considerati dando risposta alle necessità espresse dagli operatori sia pubblici che privati". Con questo provvedimento, al fine di mettere in grado le Comunità montane e le Province di Gorizia e Trieste di attivare tempestivamente le iniziative previste nel Piano regionale e rientranti tra le competenze trasferite, finanziate nel primo anno di validità dello stesso, viene elevata la misura dell'anticipazione concessa, portandola, laddove eventuali limiti di spesa lo consentano, ad un massimo corrispondente alla quota del Fondo regionale di sviluppo montano. Viene individuata la procedura per l'approvazione dei Programmi d'azione obbligatori per la tutela e il risanamento delle acque dall'inquinamento causato da nitrati di origine agricola previsti dal decreto legislativo 152/99. Il disegno di legge estende inoltre la possibilità di accedere al Sistema Informativo Agricolo del Friuli Venezia Giulia. Tale possibilità è, infatti, un requisito indispensabile per potere beneficiare di alcune misure di aiuto che non necessariamente sono rivolte a soggetti imprenditori. Da qui l'esigenza dell'allargamento dei soggetti fruitori del Sistema in maniera da non escludere nessuno dal beneficio degli aiuti che, ai sensi di legge, avrebbero diritto ad ottenere. In attesa dell'emanazione di una legge quadro del settore ittico, si prevede la regolamentazione della pesca del novellame da destinare all'allevamento nella Laguna di Marano e Grado come tradizionalmente è esercitata nel periodo primaverile, dai pescatori e vallicoltori del Compartimento marittimo di Monfalcone al fine di incrementare le produzioni ittiche delle valli e degli impianti di pesca regionali. Questa possibilità deriva dal fatto che il presidente della Regione ed il presidente del Magistrato alle Acque di Venezia hanno ufficialmente sottoscritto un'intesa che prevede che la Regione "provvederà in piena autonomia e quindi senza necessità di acquisizione del relativo parere dell'organo statale al rilascio di concessioni, autorizzazioni ivi comprese quelle relative all'esercizio della pesca, molluschicoltura, nonché itticoltura in genere". Il ddl contiene, inoltre, alcune modifiche alla legge regionale 23/99 prevedendo sia il riconoscimento delle associazione dei tartufai, attraverso apposito regolamento da emanarsi entro 180 giorni dall'entrata in vigore della legge, sia il ruolo che le stesse possano avere per lo sviluppo del settore. Il provvedimento consentirà alla Regione di potersi confrontare con i principali interlocutori in attesa della costituzione, qualora possibile, di appositi consorzi di tartufai. Alcune modifiche alla legge regionale 13 del 2001, puntano a favorire la nascita di un'associazione di imprese boschive sul territorio regionale affinché anche il settore degli operatori forestali possa avere un soggetto che ne rappresenti le esigenze e nel contempo l'Amministrazione regionale possa disporre di un interlocutore unico di riferimento con cui confrontarsi in occasione dell'adozione di provvedimenti inerenti il settore forestale. Per quanto riguarda i controlli amministrativi in materia di avversità atmosferiche il disegno di legge prevede l'introduzione di nuovi principi di semplificazione delle procedure di controllo delle migliaia di istanze presentate a seguito dei numerosi eventi meteorici di eccezionale gravità, verificatisi in epoca recente, per consentire tempi più rapidi alle risposte necessarie alla ripresa economica delle aziende agricole. Altre semplificazioni sono previste nelle normative riguardanti le aree naturali protette, prevedendo una rapida individuazione da parte della Regione degli indirizzi generali per ogni area protetta mentre la programmazione di dettaglio sarà curata successivamente dall'organo gestore attraverso la redazione del Piano di conservazione e sviluppo. Il disegno di legge interviene anche in materia di ristrutturazione fondiaria delle imprese agricole, permettendo anche al Fondo di rotazione in Agricoltura il finanziamento degli acquisti di terreni per valori superiori a 300 mila euro; in materia di pesca sportiva, con una norma che agevola l'accesso al pubblico a questo tipo di attività; nel campo della raccolta di funghi, precisando che il patentino regionale riguarda l'abilitazione, cui va allegata la ricevuta del versamento eseguito su conto corrente postale intestato alla Comunità montana, o alla Regione per la raccolta nelle aree di pianura. Un articolo del disegno di legge disciplina, nello specifico, le misure volte a garantire la conservazione degli habitat nella zona dei Magredi del Cellina e prevede per la zona Magredi di Pordenone l'istituzione di una Zona di protezione speciale. ARC/GB