Udine, 5 dic - "Mi sono sempre considerata un'inviata di pace, e non di guerra; una militante della pace. E perciò rivolgo un ulteriore appello, in questa occasione, affinchè venga fatta luce fino in fondo nella vicenda della morte di Antonio Calipari". Con queste parole, Giuliana Sgrena, l'inviata del quotidiano Il Manifesto, che fu rapita a Bagdad e poi liberata in circostanze drammatiche, si è rivolta all'assessore regionale alla Cultura e alla Pace, Roberto Antonaz, che l'ha ricevuta nella sede della Regione a Udine. Antonaz, nel porgere alla giornalista la solidarietà della Regione, ha colto l'occasione per ricordare "Un ponte per", la cordata di solidarietà che l'aveva condotto in Iraq, ma anche per illustrare le iniziative dell'Amministrazione regionale volte a favorire la cultura della pace. A conclusione dell'incontro Antonaz ha donato alla Sgrena un'opera dell'artista vetraia udinese Elisa Ridussi, che si richiama alla storia del Friuli Venezia Giulia. ARC/Carlo Morandini