CR: approvata legge modifiche funzioni comunali (7)
23 Giugno 2016, ore 18:19
(ACON) Trieste , 23 giu - La legge che modifica le funzioni comunali è stata approvata con il sì compatto del centro sinistra. Contrari i voti di M5S, FI, AR, Fdi/AN, LN e Gruppo Misto; astensione di Ncd.
Posizioni in precedenza indicate nelle dichiarazioni di voto.
Colautti (Ncd), ricordando da come si era partiti a come si è arrivati ha posto l'accento sui principi di adeguatezza e differenziazione, sull'inserimento dei sub ambiti, sul tavolo politico e una serie di contributi per rendere questa legge più umana: così, pur ribadendo la contrarietà, per il lavoro fatto aveva annunciato che il suo Gruppo si sarebbe astenuto.
Riforma fondamentale per Paviotti (Citt) ha detto la sua soddisfazione per una chiusura senza vincitori nè vinti, trovando una soluzione che è frutto di un lavoro collettivo e perchè quanto prefissati nel tavolo tecnico è stato raggiunto.
Contrarietà da Riccardi (FI) per il mantenimento della penalizzazione sugli esercizi finanziari 2017 e 2018.
Votiamo all'ultimo momento utile per far partire la riforma - ha detto Bianchi (M5S) - grazie a un accordo che è una sorta di tregua; quello che resta intatto e che ci lascia distanti dalla riforma sono le forme coercitive che sono la base portante della legge: il voto finale non può che essere contrario.
Per Zilli (LN) l'iter dello stralcio non porta a un esito diverso da quello previsto inizialmente, ancora oggi non sappiamo come porre rimedio alla dichiarazione di illeggimità delle 6 Uti sorte dove i sindaci si erano espressi in modo difforme dalla volontà dalla Giunta regionale. Ai comuni la sottoscrizione dell'accordo non ha chiuso il fronte dei contenziosi, per questo votare contro è un dovere.
Il Gruppo di AR era indeciso tra astenersi e votare contro - ha detto il suo capogruppo Tondo, indicando però un dato politico che pesa come un macigno riguardante le proroghe delle nomine nelle Province.
Per quelli che pensavano che questa legge non fosse costituizionale il Tar ha detto il contrario - ha affermato Martines (Pd) stigmatizzando gli atteggiamenti avvocateschi e sottolineando il valore del tavolo politico -. L'adeguatezza è una cosa che va costruita insieme e impone un principio di responsabilità reciproca, e per questo c'è la data 2016. Voto favorevole con l'augurio che nel tavolo politico si possa ragionare ancora su questi temi.
Infine, per l'assessore Panontin fondamentale il lavoro del tavolo politico anche se non tutti coro che vi erano seduti vedevano margini possibili di soluzione: ha avvicinato sindaci ricorrenti e favorevoli con riserve, dando valore al ruolo dell'Anci. Avevamo posto un'asticella molto alta, per far entrare molte funzioni nell'Unione: delle 18 previste ne entrano 12 e 6 stanno dentro l'organizzazione ma consentono di essere realizzate in subambito. Quanto alla materia finanziaria 2017 e 2018, nei prossimi mesi ci sarà una migliore definizione; incontreremo anche le 6 unioni interessate dai commissariamenti e quanto alla proroga delle Province abbiamo semplicemente applicato la legge, precisando che il regime di prorogazio va fino alla scadenza.
CR: ripreso esame modifiche funzioni comunali (3)
23 Giugno 2016, ore 11:56
(ACON) Trieste, 23 giu - RCM - Via le penalità, per il 2016, per i Comuni che non entrano in una Uti; via il Fondo di perequazione; tutti i Comuni avranno tutti i contributi loro dovuti. Gli anni 2017 e 2018, invece, vedranno gli incentivi regionali, ovvero il Fondo degli investimenti, destinati solo alle Uti, perciò chi non ne farà parte non ne potrà usufruire; la riduzione delle somme sarà quantificata con le manovre finanziarie di ciascun anno.
È stato questo il nodo maggiore discusso in Aula in mattinata, introdotto con un nuovo articolo (7 quater) e che ha registrato anche l'intervento della presidente Serracchiani, la quale ha sottolineato l'accordo siglato un paio di giorni fa con i rappresentanti dei Comuni, ovvero con l'Anci, e ne ha difeso la validità dopo averlo definito un accordo senza vinti né vincitori, ma anche dopo aver ricordato la legittimità dell'operato della Regione riconosciuta dall'autorità giudiziaria.
In precedenza, erano stati approvati a maggioranza un emendamento dell'assessore Panontin che sposta di un mese - dal primo luglio al primo agosto del corrente anno - la soppressione delle Comunità montane e il trasferimento delle loro funzioni ai Comuni (Giunta), e un altro di Paviotti (Citt)-Moretti-Martines (Pd)-Lauri (Sel) che fa slittare al 31 dicembre 2016 il termine per lo scioglimento delle associazioni intercomunali e contestualmente consente l'aggiornamento con soli atti giuntali delle convenzioni attuative integrate, in modo da poter essere operative sino al 31 dicembre 2017.