ATTIVITÁ PRODUTTIVE: BERTOSSI A CONVEGNO ROVEREDO (PN)

Roveredo in Piano, 12 dic - Con 22.408 euro di reddito medio annuo pro-capite, il Comune di Roveredo in Piano è al vertice dei Comuni della Provincia di Pordenone. Un dato "che ci rende orgogliosi - dice il sindaco, Renzo Liva - perché è il segno di quale patrimonio imprenditoriale esista nel territorio producendo ricchezza". Una presenza, dunque, che va tutelata e sviluppata "più in qualità che in quantità e con validi supporti infrastrutturali - ha continuato - e per questo l'Amministrazione comunale vuole svolgere un ruolo attivo accanto alle altre istituzioni per agevolare le imprese", magari "aprendole alla conoscenza dei cittadini e delle scuole in particolare" secondo l'assessore comunale alle Attività produttive, Carlo Chersovani. Ed è per iniziare un dialogo che il Comune di Roveredo ha organizzato il convegno su "Globalizzazione e delocalizzazione: criticità e/o opportunità per le piccole imprese locali", svoltosi in serata nella Sala Municipale, con la partecipazione dell'assessore regionale alle Attività produttive, Enrico Bertossi, presente il consigliere regionale Maurizio Salvador. Come hanno richiesto i rappresentanti di Confindustria e delle associazioni degli artigiani, che hanno portato il loro contributo al dibattito, si tratta di avvicinare il sistema delle imprese alle istituzioni e agli strumenti esistenti per supportarne la crescita, i quali ultimi sono stati illustrati dal presidente del FRIE regionale, Mario Zarli, e da Marina Tonelli di MediocreditoFVG. Ma la Regione, da parte sua, come interviene nel sistema produttivo? Lo ha spiegato l'assessore Bertossi: "accanto a strumenti normativi di settore, fra cui il Testo Unico sull'Artigianato, in questi ultimi mesi l'Amministrazione regionale ha dato vita a una nuova legislazione, che va nel senso di cambiare completamente le regole del gioco per avviare le imprese a quel 'nuovo' che appare indispensabile per guardare con fiducia al futuro e a una nuova stagione di crescita e per sostenere le imprese in quel processo di innovazione e internazionalizzazione, senza il quale non c'è sviluppo". La legge sulle Piccole e Medie imprese e quella sull'innovazione, appaiono i due perni - complementari tra loro - per far sì che le imprese abbiano i mezzi per "cambiare". In particolare quella sulle PMI "è una legge coraggiosa - ha affermato l'assessore - che non dà più contributi a pioggia, ma promuove una strategia complessiva di crescita delle nostre imprese attraverso il finanziamento di progetti di sviluppo strategico: il che aiuterà le imprese stesse a ridisegnare il proprio futuro". "Il provvedimento prevede fra l'altro una profonda e radicale riforma delle legge regionale sui Distretti industriali, dando loro personalità giuridica e mettendoli in stretta sinergia con il territorio di appartenenza; e allarga l'operatività dei Consorzi di sviluppo industriale: il tutto in una visione complessiva di un sistema a rete che costituisce un vantaggio competitivo per le nostre imprese. Una terza rete, quella della conoscenza, riguarda invece la riforma della legge regionale sull'innovazione". "Di notevole spessore - ha detto ancora Bertossi - sono anche le misure di semplificazione amministrativa e di decentramento di molte funzioni alle Camere di Commercio, con un ruolo attivo di Friulia. In tal modo si avvicina sempre di più la pubblica amministrazione alle imprese". Infine l'assessore ha insistito sul concetto di innovazione - che la Regione sostiene non solo con la relativa legge, ma anche con un Premio alle aziende e da febbraio con una fiera che si terrà a Udine - e di internazionalizzazione. Un processo, quest'ultimo, che la legge sulle PMI prevede espressamente. ARC/Nico Nanni