Trieste, 18 gen - La Protezione civile del Friuli Venezia Giulia e quella della Slovenia saranno in stretta sinergia nelle attività di prevenzione ed intervento, collegate in rete tra i rispettivi centri operativi di Palmanova e Lubiana per favorire scambi di dati ed informazioni (utilizzando l'inglese come lingua ufficiale) ed impegnate congiuntamente in esercitazioni e corsi di formazione bilaterali.
Il protocollo d'intesa che ufficializza ed amplia la collaborazione già esistente tra le due realtà confinanti è stato siglato oggi a Trieste, nella sede della Giunta regionale, dal vicepresidente del Friuli Venezia Giulia, Gianfranco Moretton, e dal direttore generale della Protezione civile slovena, Bojan Zmavc.
"Con questo accordo - ha affermato Moretton - saremo in grado di dare la massima assistenza alla popolazione ed al territorio, sancendo ed ottimizzando un interscambio di fatto già esistente e che, come nei casi degli incendi sul Carso negli anni passati e in occasione dell'alluvione nella Val Canale del 2003, si è rivelato essenziale per fronteggiare le calamità".
"Un esempio di cooperazione internazionale ad altissimo livello - ha aggiunto Moretton, tra l'altro coordinatore nazionale delle Protezioni civili locali - che rappresenta un modello da imitare in Italia ed in Europa".
"Le zone di confine saranno ancora più protette - ha commentato lo sloveno Zmavc - ed i continui interscambi di informazioni serviranno a monitorare con sempre maggiore anticipo gli eventuali pericoli e le situazioni a rischio".
Dati ed informazioni, quindi, viaggeranno in tempo reale tra Lubiana e Palmanova - ha confermato il direttore della Protezione civile regionale, Guglielmo Berlasso - grazie ad una rete informatica supportata da linee dedicate. Ed i vantaggi saranno evidenti anche nell'ambito della meteorologia in funzione di possibili eventi alluvionali, il 90 p.c. dei quali - ha specificato il dirigente - sono di origine atlantica.
ARC/FC