IACOP SU COLLABORAZIONE FVG E REPUBBLICA SERBA DI BOSNIA

Udine, 31 gen - Rinsaldare la cooperazione con la Repubblica Serbia di Bosnia, realtà nella quale il progetto Gier, gestito dalla Regione e finanziato dallo Stato, ha contribuito alla ripresa economica del Paese duramente colpito dalla guerra dei Balcani. Un risultato, questo, da perseguire anche attraverso un programma che preveda la creazione di un gruppo di progettazione, con l'obiettivo di trasferire, dal Friuli Venezia Giulia alla realtà balcanica, l'esperienza vissuta con gli strumenti di sostegno messi a disposizione dall'Ue. Questi i contenuti dell'intervento dell'assessore regionale alle Relazioni Internazionali, Franco Iacop, a Udine, al convegno che ha fatto il bilancio del progetto Gier, Governance della internazionalizzazione delle economie regionali del Friuli Venezia Giulia e della Repubblica Serba di Bosnia. Il progetto è consistito nella creazione di una rete di organizzazioni imprenditoriali ed economiche locali, atte al governo dei processi di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese. Un'iniziativa che ha rappresentato un'esperienza particolarmente interessante, è stato detto, e tuttora riveste particolare significato in quanto, il 25 gennaio scorso, la repubblica balcanica ha avviato le procedure di pre adesione alla Ue. Il rafforzamento delle organizzazioni imprenditoriali e delle istituzioni locali, il sostegno allo sviluppo con azioni mirate di benchmarking e visite guidate, la possibilità che la rete di rapporti tra le aziende e le istituzioni viva ben oltre il periodo del progetto e la qualificazione di risorse umane specialistiche, sono gli obiettivi perseguiti e raggiunti. Ma coincidono con gli auspici espressi dai rappresentanti della Repubblica serba di Bosnia, tra essi gli esponenti dell'Agenzia per lo sviluppo delle piccole e medie imprese, Marica Beric, e delle Associazioni settore del legno, il segretario Lazo Sinik. Dalla collaborazione avviata attraverso il Gier, che si è concretizzata tramite incontri con imprese italiane nella Repubblica Serba di Bosnia, con l'ambasciata italiana in Bosnia, con l'ufficio Ice di Sarajevo, con il governo e la camera dell'economia della Repubblica Srpska, mediante la sigla di un protocollo d'intesa tra la Regione e il governo locale, con la promozione del progetto Friulborsalegno e con l'accordo di cooperazione tra il comitato della piccola industria di Udine e una rappresentanza delle imprese balcaniche, sono emerse nel corso del convegno interessanti prospettive di cooperazione. Soprattutto per il settore del legno, stanti le grandi risorse naturali esistenti in quell'area, ma anche nell'ambito della trasmissione delle professionalità e delle tecnologie, per quanto attiene alla realizzazione di centraline idroelettriche, e i settori ambientale e agroindustriale, delle costruzioni e metalmeccanico. Il bilancio dell'iniziativa, nel corso dell'incontro moderato da Graziano Lorenzon, direttore del servizio Relazioni Internazionali e Parternariato Territoriale della Regione, è stato fatto da Tiziano Venier, direttore del Centro regionale servizi piccola e media impresa spa, il quale ha anche proposto la costituzione del gruppo di progettazione nella Repubblica balcanica; Alberto Pertoldi, responsabile del progetto, Thomas Krueger, esperto italiano in lungo termine di progetto della Repubblica Serba di Bosnia; Dilaborka Gak, junior dell'unità operativa locale di progetto a Banja Luka; Milenko Gemaljevic, dell'agenzia per lo sviluppo di Gradisca; Rajko Okilj, presidente della Camera degli artigiani e imprenditori privati della regione di Istocno Sarajevo. L'esito dell'impegno svolto è stato dettagliato dagli esponenti delle realtà partner del progetto Gier: Mario D'Olif, per l'Assindustria di Udine, Bruno Tullio per l'Associazione piccole e medie imprese, Luca Nardone, per la Confartigianato di Udine, Lucia Pilutti, per la Camera di commercio di Udine, Angelo Perlin, di Informest. Iacop, nel portare il saluto della Giunta agli ospiti serbi, si è soffermato sulla vocazione del Friuli Venezia Giulia alle relazioni internazionali, e sui rapporti da tempo avviati con la realtà balcanica, ma anche sul ruolo che la nostra Regione può avere per l'attestazione della democrazia e lo sviluppo dei popoli dell'area interessata. Dunque, relazioni economiche, iniziative volte a favorire la crescita e lo sviluppo, che sono l'essenza del progetto Gier, debbono coincidere con una presenza dell'Amministrazione non fine a se stessa, bensì mirata a favorire l'integrazione nella Ue dell'intera regione balcanica. "Questo - ha precisato Iacop - nell'ambito di un percorso di progetti multisettoriali che abbraccino tutti i comparti di attività della vita dei paesi interessati". Un progetto dunque, secondo Iacop, il Gier, che deve essere ripreso e sviluppato, adeguandone i contenuti alle attese e alle esigenze di crescita delle comunità balcaniche. Esigenze che possono coincidere con occasioni di integrazione, ma anche con opportunità per il tessuto economico produttivo del Friuli Venezia Giulia. L'assessore ha infine accolto con interesse le richieste di collaborazione avanzate dagli ospiti, anche per i settori dei pubblici servizi e delle infrastrutture viabilistiche. "Ambiti di attività - ha concluso - che compongono un ampio ventaglio di opportunità, e potranno consentire con efficacia alla nostra Regione di contribuire alla crescita della Repubblica Serba di Bosnia". ARC/Carlo Morandini