INCONTRO ILLY-AMBASCIATORE UNGHERIA IN ITALIA

Trieste, 07 feb - L'ambasciatore della Repubblica di Ungheria in Italia, Istvan Kovacs, ha confermato oggi al presidente della Regione Riccardo Illy che una delegazione diplomatica magiara sarà a Trieste nel prossimo mese di maggio per visitare le strutture scientifiche e tecnologiche della città e del Friuli Venezia Giulia allo scopo di valutare nel dettaglio le possibili collaborazioni tra Italia ed Ungheria in questo settore. L'ambasciatore Kovacs, accompagnato dal console onorario a Trieste, Anna Illy, ha infatti dichiarato al presidente della Regione che la Repubblica magiara guarda con interesse ad un approfondimento delle relazioni bilaterali tra le due Nazioni, e tra Ungheria e Friuli Venezia Giulia in particolare, nel campo della ricerca e delle nuove tecnologie. In questo senso, Kovacs ha affermato l'interesse del suo Paese per i temi affrontati dal prossimo Salone della Conoscenza, delle Idee e dell'Innovazione "InnovAction" e per il prossimo avvio del distretto tecnologico di Biomedicina molecolare, mentre Illy ha auspicato una stretta cooperazione tra le Università ed i centri di ricerca magiari e della regione. Condividendo poi il rammarico dell'Ungheria per la mancata assegnazione dell'Expo 2008 a Trieste, espresso oggi dall'ambasciatore Kovacs, il presidente Illy ha evidenziato come l'assegnazione della manifestazione a Saragozza fosse giunta alla seconda candidatura della città spagnola: "ciò dovrebbe spingerci a valutare una seconda candidatura di Trieste, che noi appoggeremo se venisse presentata dal nostro ministero degli Esteri", ha osservato Illy. Nel corso del colloquio il presidente Illy e l'ambasciatore Kovacs hanno inoltre esaminato la situazione politico-economica dei Paesi del Sud-Est Europa e le nuove possibili relazioni commerciali tra il Friuli Venezia Giulia e l'Ungheria, anche alla luce dei programmi di sviluppo in campo infrastrutturale - il Corridoio V autostradale e ferroviario - che legano Italia, Ungheria e Slovenia e che consentirebbero un rilancio del ruolo portuale di Trieste e Capodistria per l'importazione e l'esportazione delle merci ungheresi. ARC/RM