REGIONI EUROPA: RIUNITO A BRUXELLES PRESIDIUM ARE

Bruxelles, 17 feb - L'Europarlamento ha approvato ieri in prima lettura la revisione del progetto di direttiva Bolkestein per la liberalizzazione dei servizi ed oggi, a Bruxelles, l'ARE, l'Assemblea delle Regioni d'Europa presieduta da Riccardo Illy, fa sentire subito la propria "voce". Se, infatti, le 250 Regioni dell'ARE, ha sottolineato oggi nella capitale comunitaria il Presidium dell'Assemblea, hanno apprezzato che la loro richiesta di esclusione dalla liberalizzazione abbia riguardato settori quali il welfare, l'educazione, i servizi culturali e quelli relativi alla salute, d'altra parte, come ha osservato il presidente Illy, il Parlamento europeo è andato oltre, escludendo anche altri servizi, sì d'interesse generale ma a gestione economica, quali ad esempio quelli bancari, l'energia (elettricità e gas), la raccolta ed il trattamento dei rifiuti. Per l'ARE tutti servizi che andavano liberalizzati proprio per favorire attraverso la concorrenza un loro minor costo, per cittadini ed imprese. Riteniamo inoltre, ha indicato il presidente dell'ARE, che andava mantenuto il principio del Paese d'origine, perché ciò avrebbe consentito sia una vera realizzazione del mercato unico, sia avrebbe contribuito ad aumentare il livello di competitività dell'Europa, in calo negli ultimi anni, rispetto ad altri continenti. Ma la riunione odierna del Presidium dell'ARE a Bruxelles ha toccato anche un altro spinoso punto della Ue, e cioè l'approvazione del nuovo Trattato costituzionale, stoppato dai referendum in Francia ed in Olanda. E' stata spesso criticata, tra l'altro, la "distanza" tra cittadini e Commissione europea ed in effetti, si è sottolineato oggi, i commissari vengono nominati con una "delega di III livello": i cittadini votano i loro parlamentari nazionali, questi eleggono il Governo che poi nomina i commissari europei. Questo comporta un mancato riconoscimento dei commissari come elementi veramente rappresentativi dei cittadini. Ecco allora la proposta ARE: che i commissari vengano nominati o dal Parlamento europeo o quanto meno dai Parlamenti e non più dai Governi nazionali. Una modifica che potrebbe essere introdotta nella prossima Costituzione europea, così come potrebbe essere inserito un nuovo sistema di governance, più semplice e già proposto da Giuliano Amato (vice presidente della Convenzione Europea), composto dal Parlamento europeo, da una sorta di Senato degli Stati (l'attuale Consiglio d'Europa di Strasburgo) e da un Governo composto dai commissari europei. Ma soprattutto, ha ribadito il Presidium dell'ARE oggi, con Illy, i presidenti di Alsazia, Adrien Zeller, e di Baden - Wuerttenberg, Peter Straub, è indispensabile approvare il Trattato costituzionale quanto prima per dare, da un lato, il senso di appartenenza all'Europa, ma poi per migliorare il livello di competitività del sistema europeo, che sta perdendo posizioni rispetto all'Asia ed anche alle Americhe. Alla riunione di oggi è intervenuto anche l'Assessore regionale per le Relazioni Internazionali e Comunitarie Franco Iacop, nominato quale membro supplente (assieme all'Assessore Roberto Cosolini) al Comitato delle Regioni della Ue. Nel Comitato delle Regioni, Iacop farà parte della commissione sulla Coesione territoriale mentre Cosolini della commissione per le Politiche economiche e sociali. ARC/RM