Pordenone, 30 mag - Per poter competere le imprese oggi devono innovare e essere presenti sui mercati globali; una presenza, quest'ultima, che grazie alla caduta delle barriere, è possibile a tutti, anche alle microimprese. È quindi indispensabile che le imprese "cambino", si adeguino al nuovo: compito della pubblica amministrazione è di favorire il cambiamento, mettendo a disposizione risorse e promuovendo innovazione e internazionalizzazione.
Su questo assunto si è sviluppato stamani a Pordenone un incontro al quale sono intervenuti il presidente della Regione (assieme a diversi altri esponenti della Giunta e del Consiglio regionali) e il presidente de "Il Sole 24 Ore", Innocenzo Cipolletta.
Occasione del confronto è stata la stipula di un accordo fra Regione e "Il Sole 24 Ore" per la pubblicazione di alcuni volumi (che verranno distribuiti con il quotidiano) sulla storia di alcune delle famiglie imprenditoriali del Friuli Venezia Giulia, che hanno dato vita ad aziende di successo. Alcuni fra i più noti scrittori regionali avranno il compito di scrivere questi libri: il primo dei quali - in distribuzione dal 26 giugno - è stato affidato a Paolo Maurensig e riguarderà la Snaidero.
Non si tratta di un'iniziativa "sui generis": essa rientra nel quadro di quelle messe in atto dalla Regione per stimolare il cambiamento delle imprese. In questo caso, è stato sottolineato, si tratta di fornire degli esempi concreti e validi di successo aziendale.
Ma oltre agli esempi, il presidente della Regione ha indicato quali devono essere le risorse da mettere a disposizione: finanziarie ovviamente (grazie agli strumenti messi in atto dalla Regione), ma anche umane (con la formazione permanente), conoscitive (con i centri di ricerca e con il trasferimento dei risultati della ricerca alle imprese), materiali (infrastrutture), amministrative (con la pubblica amministrazione ammodernata anch'essa ed a servizio del cittadino e dell'impresa).
Mentre la promozione della cultura dell'innovazione avviene con l'esempio che viene dalla stessa pubblica amministrazione, dalle imprese che hanno o stanno innovando (e per le quali la Regione ha dato vita, fra l'altro, a "InnovAction" e al "Premio Innovazione"), ora da questa collana di libri.
Da parte sua Cipolletta ha sostenuto che la stagnazione che caratterizza l'economia italiana da qualche anno ha dato vita a un grosso processo di selezione: le imprese migliori sono riuscite a essere competitive. Il risultato è che oggi il sistema produttivo italiano è "più magro ma più forte e preparato" in quanto vivono le imprese che hanno saputo innovare e creare prodotti di qualità che tengono conto delle esigenze del cliente.
Cipolletta ha quindi sottolineato l'importanza delle politiche che aiutano le imprese ad agganciare la ripresa in atto a livello europeo. E ha indicato due condizioni a suo parere indispensabili: far sinergia tra sistema imprenditoriale e mondo universitario; far sì che la pubblica amministrazione stimoli l'innovazione nel territorio.
Spunti d'interesse sono poi venuti dagli interventi e dai quesiti posti dai presidenti di Confindustria regionale e provinciali del Friuli Venezia Giulia. ARC/Nico Nanni