Milano, 18 feb - Un grande mappamondo sospeso che gira e che identifica la collocazione geografica della regione: così vengono accolti i visitatori - che già stanno affollando la fiera - nello stand del Friuli Venezia Giulia alla Borsa del Turismo (BIT) di Milano, che da oggi a martedì mette a disposizione di pubblico e operatori le offerte turistiche di tutto il mondo.
Uno stand, quello regionale, di grandi dimensioni, ricco di attrattive, nel quale viene promosso il "prodotto turistico unico" che si chiama Friuli Venezia Giulia, ma al cui interno vi è spazio per le tante particolarità di una terra che, in un percorso unitario dal mare ai monti, racchiude autentici tesori di storia e d'arte, molti siti ambientali di rara bellezza, una ricchezza unica di prodotti eno-gastronomici.
All'apertura della BIT sono intervenuti stamani il presidente della Regione, Riccardo Illy, e l'assessore regionale alle Attività Produttive, Enrico Bertossi, che assieme al direttore generale di "TurismoFVG" - la nuova agenzia nata dalla riforma del settore -, Iosip Ejarque, hanno voluto testimoniare di persona il "nuovo corso" del turismo regionale, all'insegna dello slogan "Ospiti di gente unica".
Che il turismo in Italia stia vivendo un momento difficile è noto a tutti; meno lo è forse il fatto che il settore - che riveste una grande importanza economica - nel Friuli Venezia Giulia le cose vanno in controtendenza. Non tanto perché vi sia un aumento consistente di arrivi e presenze, quanto perché è stata invertita la tendenza e oggi il trend appare positivo.
Merito di ciò la nuova politica regionale volta a un rilancio deciso fatto di massicci investimenti, della ricerca di professionisti del settore per indicare una strategia precisa, di dar vita - assieme alle Università regionali e al MIB - a una scuola di alta formazione del turismo, una realtà ancora sconosciuta in Italia.
Intanto si è proceduto alla riforma del settore, con la soppressione e delle Aiat e la creazione di un'agenzia unica, appunto "TurismoFVG", affidata a Iosip Ejarque, che ha delineato un percorso strategico, che dovrà portare a una crescita del 3 per cento all'anno nei prossimi anni. Ciò grazie a una promozione mirata, a un'aggressività commerciale finora mancata, all'innovazione, alla passione degli operatori.
I punti di forza del turismo nel Friuli Venezia Giulia sono la qualità dell'offerta integrata, la particolarità di un territorio con diverse minoranze e quindi con lingue, tradizioni e culture diverse, il fatto di trovarsi al centro della nuova Europa, circondato dai Paesi di recente ingresso nell'Unione, il cui ritmo di crescita è molto elevato e per i quali la regione rappresenta sia il mare Adriatico sia le Alpi più vicini.
Quindi bisogna confermare i livelli raggiunti lavorando sui mercati tradizionali, cercando di recuperare le quote perdute di quei Paesi come la Germania che hanno registrato stagnazione economica o preferenza per altre mete. Bisogna insomma migliorare il rapporto qualità/prezzo e poi far conoscere il Friuli Venezia Giulia ad altri mercati (importante la promozione di fine 2005 in Inghilterra) sia europei che extraeuropei, grazie anche all'incremento dei voli "low cost".
Una ricetta che la Regione sta portando avanti e che in questi giorni si presenta alla BIT: per quattro giorni nel grande stand ci sarà un susseguirsi di eventi e di personaggi famosi per una promozione volta a far conoscere la terra che Ippolito Nievo definì "piccolo compendio dell'universo".
ARC/Nico Nanni