UNIVERSITA': INAUGURATO ANNO ACCADEMICO ATENEO DI UDINE

Udine, 01 mar - Ai già ottimi rapporti di collaborazione fra Regione e Università di Udine nei campi dell'innovazione e della salute (in particolare con la costituzione dell'Azienda unica Ospedale-Università volta a migliorare la ricerca, la didattica e la cura), si potranno aggiungere altri settori nei quali quei due soggetti e altri operanti nel Friuli Venezia Giulia potranno mettere in sinergia risorse, capacità e conoscenze per migliorare la qualità della vita dei cittadini. È questo l'impegno dell'Amministrazione regionale espresso in occasione dell'inaugurazione del 28° Anno Accademico dell'Università di Udine, avvenuta stamani nell'Aula Magna dell'Ateneo, alla quale ha partecipato il presidente Riccardo Illy con altri esponenti della Giunta regionale. Una cerimonia solenne, aperta dalla relazione del Magnifico Rettore, prof. Furio Honsell, nella quale con i risultati conseguiti (grazie anche alle risorse messe a disposizione dalla Regione) e gli obiettivi futuri, sono state ricordate le origini dell'Università del Friuli legate al terremoto di 30 anni fa e alla volontà che alla ricostruzione si accompagnasse anche lo sviluppo, non solo economico, del territorio. Ed è proprio nella logica di quelle origini che la Regione annette particolare importanza alla collaborazione con l'Ateneo friulano, che è fabbrica di risorse umane e di conoscenza, oltre che motore di innovazione. In questo campo la collaborazione ha trovato concretezza nel Polo Scientifico e Tecnologico di Udine, nel Premio Innovazione, in "InnovAction", nel Premio Start Cup. Il modello di sviluppo che la Regione intende perseguire è di aiutare a crescere le imprese già in grado di svilupparsi e di innovarsi (per questo la LR sulle PMI passa dal contributo a pioggia al finanziamento a progetto e per questo è stata ridotta l'IRAP) e, per le imprese in difficoltà e senza prospettive, di procedere con la ricollocazione delle risorse umane dopo la necessaria riqualificazione (è questo il senso del reddito di cittadinanza previsto dalla nuova LR sul welfare in discussione al Consiglio regionale). In quest'ottica, allora, bisogna capire su quali settori puntare trovando la collaborazione più ampia appunto fra Regione, Università di Udine, altre Università del Friuli Venezia Giulia e altri centri di eccellenza. Per puntare sullo sviluppo turistico - il cui rilancio in regione è in atto - non basta la formazione degli addetti: serve un centro di alta formazione per imprenditori del settore (che non esiste in Italia); anche in altri settori produttivi manca la formazione degli imprenditori; nella salute sono allo studio progetti importanti per una diagnostica sempre più avanzata; nell'energia lo sviluppo tecnologico è fermo e per questo serve ricerca e sperimentazione. Quindi mettendo in sinergia tutte le potenzialità sarà possibile operare in questi e in altri settori, sempre con l'obiettivo della più ampia innovazione. Le risorse regionali non mancheranno a sostegno di questi progetti. ARC/Nico Nanni