Trieste, 16 mag - Ammonta a 23,765 milioni di euro l'evasione fiscale riferita all'anno 2005 che, nell'ambito di un accordo stipulato nel 2003 con la Regione, l'Agenzia delle Entrate del Friuli Venezia Giulia ha accertato in sette macrosettori economici: attività manifatturiere, commercio, costruzioni, terziario, trasporti, alberghi e ristorazione, sanità ed assistenza sociale svolte da soggetti privati.
Nel corso di una conferenza stampa, l'assessore regionale alle Risorse Economiche e Finanziarie e Franco Latti, direttore regionale dell'Agenzia ministeriale, hanno evidenziato come, rispetto alla verifica per l'anno 2004, sono aumentati del 40 per cento gli accertamenti mirati previsti dall'accordo bilaterale (700 nel 2005 rispetto ai 500 dell'anno precedente, quando erano stati accertati 13 milioni di euro di evasione), con incrementi ancora più considerevoli riscontrati nelle percentuali di evasione delle varie imposte.
Per l'assessore, oltre alle maggiori entrate per la Regione, l'accordo con l'Agenzia garantisce una lotta all'evasione completa, fondata anche sulla formazione del contribuente.
Il gettito attribuito direttamente alla Regione nel 2005 si attesta ad 1,6 milioni di euro di Irap (+60 p.c.) e 165 mila (+120 p.c.) di addizionale regionale all'Irpef accertata.
Tra le imposte compartecipate, spicca il +130 per cento di Irpef (6/10 sul riscosso alla Regione), pari a 6 milioni di euro, ma anche i 12 milioni (+71 p.c.) di Iva (8/10 alla Regione) ed i 4 milioni (+73 p.c.) di Ires (4,5/10 alla Regione).
Nel complesso, quindi, in forte ascesa anche la proficuità - così è stata definita - degli accertamenti che, singolarmente, hanno reso in media il 14 per cento in più nel 2005 rispetto al 2004.
Analizzando la tipologia di accertamenti effettuati nel 2005, si evince inoltre che la categoria più controllata è quella della ristorazione (69 verifiche), comprendente ristoranti, trattorie, pizzerie, osterie e birrerie con cucina. A seguire, ancora locali pubblici (bar e caffè, in totale 55) davanti al comparto edilizio, rappresentato da lavori di completamento edifici (35) e da lavori generali di costruzione edifici (33).
Forte degli ottimi risultati del primo biennio di accordo (98 p.c. i controlli effettuati solo nel 2005 rispetto a quelli programmati), la Regione annuncia un ulteriore sforzo che porterà fino ad 800 accertamenti nel 2006, con l'obiettivo di migliorare il già soddisfacente 50 per cento di verifiche "con adesione", ovvero di pratiche condotte a buon fine (incasso della somma concordata entro due mesi) con la collaborazione dell'accertato.
In futuro si prospetta pure un allargamento dell'accordo Regione-Agenzia delle Entrate ad altre operazioni quali, ha spiegato Latti, la predisposizione della tessera sanitaria. Una collaborazione che, sempre secondo Latti, sarebbe auspicabile coinvolgesse i Comuni relativamente alle attività di controllo e di formazione, così come sperimentato positivamente a Monfalcone.
Accennando all'operato generale dell'Agenzia delle Entrate del Friuli Venezia Giulia, Latti ha esaltato il ruolo delle donne all'interno della struttura, caratterizzata dal 70 per cento di presenza femminile (50 p.c. tra i dirigenti) su un totale di 920 dipendenti. Entro il mese, comunque, approderanno in regione altri 50 funzionari ai quali se ne aggiungeranno una quarantina a fine anno, per un totale di 220 funzionari assunti nell'ultimo triennio.
Grazie al considerevole numero di forze in campo, ha riferito Latti, nel 2005 l'Agenzia ministeriale ha potuto smascherare 335 evasori totali, per un importo ancora non ufficiale di circa 150 milioni di euro. Anche in questo caso, previsione di crescita nel 2006 in base al dato del primo quadrimestre (136 evasori totali).
Cifre a tre zeri per un dato che accorpa il lavoro dell'Agenzia con quello della Guardia di Finanza, capaci di procedere lo scorso anno alla verifica di 12 mila posizioni in tutto il Friuli Venezia Giulia.
ARC/FC