ILLY VISITA AEROCAMPO PROSECCO (TS)

Trieste, 22 ott - Da gennaio a settembre sono state 192 le ore di volo per missioni di ricognizione effettuate dai velivoli del Gruppo Amici del Volo di Trieste, con sei focolai d'incendio avvistati e subito segnalati alla centrale di Palmanova della Protezione Civile regionale, prima che distruggessero ettari di verde carsico. Un'attività eseguita con impegno specie durante i mesi di massimo rischio (giugno, luglio e agosto) di cui il presidente della Regione Riccardo Illy ha sottolineato l'importanza nella sua visita di oggi al comprensorio aeronautico di Prosecco. Accolto dal presidente dell'associazione, Maurizio Di Mauro, e dal sindaco di Sgonico, Mirko Sardoc, Illy ha ricevuto il benvenuto di un gruppo di "Amici del volo" (una cinquantina i piloti, altrettanti i simpatizzanti del sodalizio) nell'hangar che ospitava alcuni dei dieci velivoli che, guidati dai loro proprietari, si alternano nell'attività di ricognizione. Con Sardoc il presidente della Regione si è soffermato a parlare dell'incremento del polo turistico-sportivo che già si sta sviluppando alle spalle dell'aerocampo. Un insieme di strutture che potrebbe trovare massima espansione dal recupero degli spazi degradati delle caserme e da lavori che in parte coinvolgeranno l'aerocampo stesso, dal momento che si sta parlando di un suo ampliamento anche in vista di un maggiore utilizzo delle strutture da parte della Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia. L'architetto e "amico del volo" Vincenzo Spina ha illustrato ad Illy lo studio preliminare di fattibilità della trasformazione dell'aerocampo in aerosuperficie (e forse in aeroporto), lavori che prevedono tra l'altro la sostituzione dell'attuale pista d'atterraggio, di 450 metri, con una di 900 metri, tarata per l'atterraggio di Canadair a carico zero. Una pista adeguata al traffico di piccoli aerei, connesso all'affluenza di personaggi di spicco in manifestazioni come la Barcolana, è stato detto, ed essenziale per avviare, ha notato Di Mauro, un ampliamento delle attività, l'avvicinamento di velivoli da turismo, l'avvio di una scuola di volo e il rilancio del volo a vela nella provincia di Trieste Illy ha concordato sull'importanza delle opere, evidenziandone l'utilità nel contesto dell'attività di Protezione Civile e prevenzione degli incendi e sottolineandone l'impatto positivo per il completamento della rete di aerocampi e aerosuperfici della regione (circa una ventina in tutto) e nell'ambito dello sviluppo turistico di Sgonico e dell'intera provincia di Trieste. ARC/LVZ