I COMMISSIONE: AUDIZIONI DEI VERTICI DI FRIULIA E FINEST

I Comm: audizioni vertici Friulia (1) 25 Marzo 2015, ore 16:57 (ACON) Trieste, 25 mar - MPB - Stato di realizzazione del piano industriale, risultati raggiunti, prospettive future di Friulia Spa e di Finest: il presidente della Finanziaria, Pietro Del Fabbro e il direttore di Finest, Eros Goi, ne hanno parlato in audizione in I Commissione consiliare presieduta da Renzo Liva (Pd), presente l'assessore alle Finanze Francesco Peroni. Due approfondimenti nello spirito di un impegno per la trasparenza sulle tematiche finanziarie - ha sottolineato in apertura Liva. Una analisi - quella del presidente di Friulia - riferita al piano industriale 2014-2017, approvato lo scorso settembre, in questi mesi tradotto in prodotti concreti che nelle prossime settimane - ha annunciato Del Fabbro - presenteremo a tutte le associazioni industriali e di piccole imprese; prodotti che dovrebbero aiutare le imprese in questo periodo di crisi. Due gli obiettivi del Piano per la Finanziaria che, nata nel 1967, ha visto la svolta un decennio fa quando alla missione storica di sviluppo è stata affiancata Friulia Holding: consolidare la SpA e adeguare le sue modalità di intervento agli scenari profondamente mutati a causa anche della crisi, puntando, per la holding, a rafforzare patrimonialmente le imprese e dare valore al gruppo. Snocciolate alcune cifre: quelle della partecipazione di Regione (78,20%), di soci privati (11,15%), di azioni proprie in portafoglio (10,65%). Quelle riferite all'attività tradizionale che prevede l'ingresso nel capitale delle aziende, e quelle riferite al controllo di Finest, BIC, Finanziaria MC, Interporto e Autovie. Quanto ad Agemont, che non è una partecipata, essa rientra in un progetto più ampio e Friulia è disponibile a valutare la possibilità di rilevare alcune sue partecipate. Investiti 668 milioni di euro, pari al patrimonio netto; a oggi 72 i milioni di euro di liquidità; 36 le partecipazioni strategiche in società collegate. Due le linee guida. Razionalizzazione e semplificazione del Gruppo (con ridefinizione del ruolo di Friulia SGR Spa-Società Gestione Risparmi; progressiva integrazione organizzativa con Finest spa; concorso a valorizzare le interessenze dirette e indirette della Regione). Ampliamento e operatività di nuovi prodotti, con una triplice articolazione: il cosiddetto money and coaching per le piccole imprese, ovvero finanza e supporto manageriale per le PMI in un'ottica di diversificazione delle linee di investimento (avviato l'esame di alcune opportunità di intervento; il riferimento è la legge 3 del 2015 sulle misure di supporto manageriale alle piccole e medie imprese); finanza innovativa e minibond, con l'obiettivo di agevolare l'emissione di minibond da parte delle imprese della regione (sono in fase avanzata le negoziazioni con banche, anche socie, per definire convenzioni e accordi propedeutici: da Friulia la valutazione della solidità patrimoniale dell'azienda e il supporto affinchè raggiunga i requisiti patrimoniali necessari favorendo in parallelo l'intervento del mercato); rilancio aziendale, per concorrere di concerto con il sistema bancario a dare nuovo slancio a imprese sì in difficoltà ma caratterizzate da una buona competitività e dalla capacità di generare valore; in altre parole in grado di ripartire: in questo senso l'affermazione che Friulia non interviene in situazioni di crisi ma su rami di aziende che, pur toccate da crisi, possono ancora stare sul mercato; già sottoscritto al proposito un aumento di capitale di 17 milioni di euro a servizio della progettualità, e in parte già deliberati per circa 4 milioni, mentre sono in avanzata fase di analisi ulteriori ipotesi di intervento. Tutto ciò sullo sfondo di una doverosa riflessione sulla crisi e sui segnali, ancorché deboli e contradditori, di ripresa. Numerosi gli approfondimenti richiesti dai consiglieri: Bianchi (M5S) su finanza innovativa e minibond, e sul possibile assorbimento delle aziende presenti in Agemont, oltre che su prospettive di razionalizzazione tese a mantenere attive solo le parteciazioni utili a questa regione; Riccardi (FI) sull'attualità, oggi, della Holding, e anche su management e partecipazione al rischio; Lauri (SEL) sulle modalità di intervento nel rilanciare i rami d'azienda recuperabili e sul ruolo dei capitali privati; attenzione alle PMI e manager a tempo i temi posti da Marsilio (Pd) mentre puntualizzazioni su money and coaching, minibond e rilancio imprese anche da Tondo (AR) interessato anche al futuro dei dipendenti di Agemont. Infine l'assessore Peroni dal quale è venuta una risposta in proposito: stiamo lavorando perchè i dipendenti Agemont possano essere collocati in altre partecipate - ha spiegato l'assessore parlando dei limiti posti all'azione pubblica e, aggiungendo - per quanto riguarda la razionalizzazione della Holding - che elementi di certezza sono indicati nella ultima legge di stabilità con le nuove norme in tema di trattamento di patecipazioni dirette e indirette, tenuto conto che le partecipazioni sono elementi di patrimonio pubblico al quale vanno restituite nelle condizioni più sane possibili. I Comm: audizione vertici Finest (2) 25 Marzo 2015, ore 17:35 (ACON) Trieste, 25 mar - MPB - Per quanto riguarda Finest - la finanziaria per l'internazionalizzazione delle imprese del Nord est, partecipata da Friulia, Regine Veneto, Provincia di Trento, Simest e alcune banche del territorio, con competenza su 44 Paesi europei e del Mediterraneo e un importante progetto in Russia (Bridge to Russia-BTR) - 100 i milioni di euro investiti, 87 le aziende partecipate, 35,6 i milioni di progetti nel cassetto, per il 40% circa con buone probabilità di successo. Dati che - ha spiegato il direttore Eros Goi - avvalorano una mission finalizzata ad aiutare le imprese a internazionalizzare, a crescere in dimensione e qualità, a sviluppare una competitività globale: obiettivi che nulla hanno a che vedere con le delocalizzazioni - ha tenuto a precisare Goi - che sono fenomeni industriali antitetici agli obiettivi di Finest. E indicando i modelli attraverso i quali opera la Fianziaria controllata da Friulia al 73,23%, ha inoltre ricordato che neppure le operazioni di natura immobiliare sono ammesse; la strada è invece quella delle operazioni che riguardano le energie rinnovabili e la costituzione di new.co estere produttive. Il futuro è quello di diventare un hub di servizi e di consulenza per tutte le tappe della road map per l'internazionalizzazione. E se i fondi erogati da Finest hanno tra il 2013-2014 registrato un aumento dell'11,24% rispetto all'anno precedente, sottolineata anche la flessione dei proventi della gestione ordinaria (-11,10%) ma pure quella dei costi operativi (-11,!7%) grazie a tagli di tutto ciò che non è investimento e a nessun aumento di personale (27 i dipendenti). Un dato significativo, il reddito al lordo delle imposte, che registra un incremento negli ultimi due anni con un'inversione di segno rispetto al negativo periodo 2011-2012; una ripresa tra il 2012-2013 che tra il 2013-2014 registra un attivo di 1,73 milioni di euro. Il segno che il peggio è passato e possiamo andare avanti - è stato il commento del direttore che ha evidenziato come aiutare a internazionalizzare significhi portare portare cultura alle imprese: chi esporta aumenta il suo Know how. Approfondimenti numerosi da parte dei consiglieri Tondo (AR), Riccardi (FI), Bianchi (M5S), Lauri (SEL) e lo stesso presidente della I Commissione Liva (Pd). Fra i temi posti quello della sinergia con Friulia, in riferimento ad ambiti di competenza simili, e della possibilità di sviluppare quei campi ove non vi siano sovrapposizioni; e poi, quello del sostegno all'imprenditoria del Friuli Venezia Giulia meno proattiva di quella veneta anche a causa delle piccole dimensioni delle nostre aziende e quello della possibilità anche di attrarre imprenditoria. Non a caso è stato citato il dato delle 330 visite a clienti compiute nell'ultimo anno ,per promuovere progetti e interventi, privilegiando proprio i piccoli imprenditori.