Udine, 14 ott - "Porgendo i miei auguri per la gara agli atleti non posso che ringraziare tutti coloro che stanno lavorando per trasformare questa splendida opportunità in un brillante successo. Grazie quindi alla Regione, al Comune, all'Associazione internazionale delle federazioni di atletica e alla Federazione italiana atletica leggera che hanno creduto in noi, agli sponsor, ai giudici di gara a tutti i volontari, all'Associazione alpini, alla Protezione civile, a tutte le forze armate e alle forze dell'ordine". Queste le parole del presidente del Comitato organizzatore e assessore regionale alle Attività produttive, Enrico Bertossi, che ha dichiarato ufficialmente aperta questa mattina a Udine la seconda edizione dei "IAAF World road runnig championships", i Campionati mondiali di corsa su strada. "Quando presentammo la candidatura di Udine eravamo ben consci della responsabilità a cui eravamo chiamati - ha ricordato Bertossi -. Sin dal momento in cui la Iaaf ci assegnò ufficialmente l'evento abbiamo lavorato per creare una cornice degna di questa grande manifestazione. Ora, a pochi istanti dalla partenza della gara, siamo lieti di poter esprimere tutto il nostro orgoglio per aver portato a Udine un avvenimento mondiale".
Bertossi ha spiegato come si tratti di "un risultato centrato" grazie anche ai forti investimenti che la Regione ha messo in campo per garantire le strutture necessarie a ospitare eventi di questa portata. "Questi Mondiali - ha aggiunto - si inseriscono in un percorso che ha già avuto momenti importanti: gli Eyof, le gare di Coppa del mondo di sci di Tarvisio, la tappa più importante del Giro d'Italia 2007. Eventi che costituiscono al tempo stesso vetrine privilegiate per mostrare le bellezze del nostro territorio e biglietti da visita per ambire ad altri grandi avvenimenti sportivi". E' stato Jean Poczobut, tesoriere della Iaaf, a chiedere al presidente del Loc, Bertossi, di dichiarare aperti i Campionati, non prima di aver ricordato che "la 2° edizione del campionato è l'ultimo evento del calendario IAAF per l'anno in corso. La stagione è stata lunga - ha affermato Poczobut - ma abbiamo avuto molte soddisfazioni durante le nostre maggiori manifestazioni a partire dall'inizio dell'anno a Mombasa, quindi Osaka, i meeting della Golden League e le finali dell'atletica mondiale". Il tesoriere della Federazione ha affermato che "la città di Udine è riconosciuta come un luogo ideale per le corse su strada. Siamo venuti spesso di recente in Italia, molto recentemente a Grosseto per una eccellente edizione dei nostri Campionati Mondiali Junior. Sono felice di notare ancora una volta che la disponibilità della Fidal a organizzare con regolarità competizioni internazionali di atletica venga confermata qui a Udine, con il fondamentale supporto delle autorità cittadine e regionali. Supporto senza il quale - ha concluso Poczobut - questo evento non esisterebbe". Il benvenuto agli atleti e alle delegazioni delle 45 nazioni presenti a Udine per i Campionati mondiali di corsa su strada è stato rivolto, in apertura dei discorsi ufficiali, dal presidente della Fidal, Federazione italiana atletica leggera, Franco Arese. "A tutte le atlete e gli atleti il mio saluto e l'augurio più fervido. Sono certo - ha affermato Arese - che ci offriranno uno spettacolo sportivo denso di emozioni e di alto contenuto tecnico, gareggiando con lealtà e fair play per i colori delle rispettive nazioni".
Il presidente della Fidal ha sottolinato poi nel corso del suo intervento che "l'Italia tiene molto a tale manifestazione mondiale, sia per la sua sempre più attuale vocazione cosmopolita, che per l'autentico boom della specialità nell'ultimo decennio. Non vi è zona del nostro paese - ha spiegato - che non ospiti una degna manifestazione di Corsa su strada. Sono grato perciò alla IAAF per aver scelto ancora una volta il nostro Paese quale sede di una Campionato così prestigioso, ma dobbiamo essere grati soprattutto alla Regione Friuli Venezia Giulia, al Comune di Udine ed agli sponsor, per la scelta illuminata di dare pieno sostegno al sogno del Comitato organizzatore, adesso magnifica realtà, permettendo così alle delegazioni nazionali di essere 'ospiti di gente unica'. ARC/EP