ILLY A CONVEGNO SU DIMORE STORICHE

Villalta (Fagagna), 05 ott - Dall'intuizione di due organismi - Associazione Dimore Storiche Italiane, sezione Friuli Venezia Giulia, e Centro Studi Storici Giacomo di Prampero - è scaturito il seminario "La funzione pubblica di un bene privato", tenutosi oggi nel Castello di Villalta di Fagagna, alla cui apertura è intervenuto il presidente della Regione, Riccardo Illy. Il problema - come hanno messo in evidenza i rappresentanti delle due associazioni, Sergio Gelmi di Caporiacco e Pietro Enrico di Prampero e approfondito poi da diversi esperti del settore - è di capire come e con quali normative è possibile da un lato intervenire per tutelare questo patrimonio e dall'altro renderlo fruibile e in qualche modo "produttore di reddito". Molte attese vengono poste nella nuova legge regionale sull'urbanistica, che contempla, tra l'altro, il passaggio di competenze sul paesaggio dallo Stato alla Regione. Il presidente Illy ha confermato "l'importanza di questa legge, per la quale sono in corso di emanazione i regolamenti attuativi, ma va ricordata anche quella, attiva da molti anni, che rende possibili contributi per i proprietari di beni culturali da restaurare. Possono rientrare in questo campo d'interesse anche le recenti leggi sulla tutela ambientale e sul risparmio energetico". Per Illy la ricchezza del patrimonio archeologico, artistico e storico italiano - di cui solo una piccola parte è fruibile anche perché molto spesso privata - "va messa a disposizione dei cittadini e dei turisti perché comunque ha una valenza collettiva. Inoltre la pubblica fruizione di tali beni può contribuire allo sviluppo di quella componente estetica che sempre più dovrà caratterizzare il made in Italy". Riferendosi quindi ai numerosi castelli e beni culturali del Friuli Venezia Giulia, il presidente ha quindi sostenuto che "se è indispensabile la disponibilità e la sensibilità dei privati per rendere condivisibile da tutti la loro fruizione, è anche indispensabile l'impegno della pubblica amministrazione per facilitare la conservazione di tali beni, che oltretutto costituiscono un formidabile incentivo al flusso turistico". Il saluto del Comune di Fagagna è stato portato dal sindaco, Gianluigi D'Orlandi, che ha ricordato la notevole quantità di beni culturali nel territorio e la felice collaborazione che si è instaurata con i proprietari - come nel caso del Castello di Villalta - per poter ospitare in essi manifestazioni pubbliche. ARC/Nico Nanni