Velden, 20 set - L'Euroregione costituisce uno strumento fondamentale per affrontare le sfide della globalizzazione, che accentua la competizione non solo fra le imprese ma anche fra i sistemi territoriali. Lo ha sottolineato il presidente della Regione, Riccardo Illy, che questa sera a Velden (Austria) ha partecipato, su invito del governatore della Carinzia Joerg Haider, alla seconda edizione del "Austrian Central and Eastern European Economici Forum". Davanti a un pubblico qualificato di imprenditori e dirigenti d'azienda, Illy ha discusso con Haider e con l'assessore del Veneto Fabio Gava (assente il presidente Giancarlo Galan per impegni all'estero) sul tema "Prospettive economiche della cooperazione transfrontaliera tra le regioni dell'area di Alpe Adria". Illy ha osservato che le regioni che hanno aderito al progetto sono troppo piccole per competere da sole nell'economia globale ma che, grazie all'Euroregione, potranno sfruttare la massa critica e le notevoli complementarietà di un più ampio territorio. Illy ha indicato alcune cifre: l'Euroregione avrà un'area di 62.500 chilometri quadrati con oltre 9 milioni di abitanti, un Prodotto interno lordo pro capite di oltre 23 mila euro e una buona dotazione di infrastrutture di trasposto (12 porti e 10 aeroporti), sociali e culturali (ospedali, università, centri di formazione, musei). Il presidente del Friuli Venezia Giulia ha sottolineato in particolare la posizione strategica dell'Euroregione, posta al punto più settentrionale dell'Adriatico e capace nello stesso tempo di proiettarsi nel cuore dell'Europa. Il territorio dell'Euroregione, inoltre, si trova nel punto ideale per intercettare le correnti di traffico tra le due aree che nel mondo stanno crescendo in questo momento ai tassi più elevati, l'Europa centrale e orientale da un lato, le economie asiatiche dall'altro. "Partendo dalla collaborazione fra regioni - ha detto Illy - riusciremo a dare un notevole impulso allo sviluppo economico dei nostri territori e a rafforzare, nello stesso tempo, quei rapporti reciproci di amicizia che si sono andati consolidando negli ultimi anni e che hanno caratterizzato quest'area nei secoli passati". "Con l'Euroregione - ha concluso il presidente - riusciremo inoltre a ottenere, oltre allo sviluppo economico, anche una maggiore coesione sociale e crescita culturale, diventando così un territorio sempre più attrattivo per le imprese e per i cittadini, che ci consentirà di competere nell'era della globalizzazione". Per il presidente Haider, l'Euroregione costituisce la migliore risposta di Carinzia, Friuli Venezia Giulia e Veneto, regioni già integrate nell'Unione europea, alla sfida posta dall'allargamento dell'Europa verso Est e verso Sud. Per non restare indietro e stare invece al passo con i tempi sarà tuttavia indispensabile, secondo Haider, sfruttare il più rapidamente possibile l'opportunità offerta dall'UE con l'emanazione del nuovo regolamento sui GECT (Gruppi europei di cooperazione territoriale). Tra i possibili settori di collaborazione tra le regioni coinvolte nel progetto di Euroregione, il presidente della Carinzia ha anche indicato il biodiesel e l'energia elettrica. Numerose le domande alla fine degli interventi che, fra l'altro, hanno riguardato la più elevata tassazione sulle imprese in Italia rispetto agli altri Paesi delle aree della costituenda Euroregione. ARC/PF