Roma, 18 set - La bozza dell'Atto aggiuntivo al Protocollo d'intesa siglato nell'ottobre dello scorso anno tra la Regione e la Presidenza del Consiglio dei ministri è stata discussa e approfondita oggi a Roma, in una riunione tra il presidente Riccardo Illy e i parlamentari eletti nel Friuli Venezia Giulia. All'incontro, che si è svolto nella sede romana della Regione in piazza Colonna, erano presenti parlamentari sia di maggioranza che di opposizione. Con la riunione di oggi è proseguito il percorso di confronto sulla bozza del testo, iniziato con il Consiglio delle Autonomie locali e proseguito con la Commissione competente del Consiglio regionale, in vista della firma tra la Regione e Presidenza del Consiglio, prevista prima del varo definitivo della legge Finanziaria dello Stato. Come ha spiegato Illy in apertura di riunione, nella fase di attuazione del Protocollo d'intesa, e specialmente dopo la prima relazione di monitoraggio del luglio scorso, sono emerse "nuove esigenze e nuove opportunità" da cogliere nei rapporti tra Stato e Regione, tanto da suggerire la definizione di un Atto aggiuntivo, del resto previsto dallo stessa intesa siglata nell'ottobre scorso. Il presidente della Regione ha quindi illustrato ai parlamentari i vari punti della bozza dell'Atto aggiuntivo, che contiene 20 articoli. I temi inseriti nel nuovo documento si riferiscono, fra l'altro, a impegni del Governo, anche di tipo finanziario, sulle grandi infrastrutture (terza corsia dell'autostrada A4 e linea ferroviaria ad Alta Velocità/Alta capacità) e sulla portualità, in particolare per quanto concerne il trasferimento alla Regione delle funzioni relative alle concessioni sulle aree demaniali marittime. A questo proposito, Illy ha precisato che il passaggio delle competenze alla Regione sull'area del Porto Vecchio di Trieste è da considerarsi temporaneo, in vista del trasferimento al Comune di Trieste. Nell'ultima versione del testo dell'Atto aggiuntivo si fa infatti esplicito cenno a questo successivo passaggio, accogliendo in questo modo le osservazioni formulate dal Comune. Nel documento sono inseriti altri punti, che riguardano impegni del Governo in materia di ambiente (difesa del suolo, tutela delle acque, cassa di espansione del fiume Tagliamento, siti di bonifica di interesse nazionale) e di sviluppo della montagna (in particolare il collegamento fra la A27 e la A23). Diversi articoli dell'Atto aggiuntivo affrontano il tema del trasferimento dallo Stato alla Regione di ulteriori beni (foresta di Tarvisio, altre caserme dimesse) e competenze, in particolare in materia di istruzione e di catasto. Per quanto riguarda le competenze sull'istruzione, il passaggio delle competenze - come ha precisato il presidente - sarà graduale. Nell'Atto aggiuntivo sono richiamati anche gli impegni a suo tempo inseriti nei Protocolli sottoscritti tra la Regione e i ministeri dell'Interno e della Giustizia in materia di sicurezza e di giustizia. Tra i punti inseriti, vi è anche la possibilità, per la Regione, di modificare "con legge regionale gli elementi sostanziali e formali rilevanti ai fini della determinazione dell'imposizione fiscale e tributaria il cui gettito spetta in tutto o in parte alla Regione stessa". La riunione con i parlamentari è servita ad affinare il testo dell'Atto aggiuntivo, con approfondimenti, suggerimenti e proposte costruttive. ARC/PF