Trieste, 02 apr - Nel confronto con il Governo sulla riforma del Titolo V della Costituzione, una Regione Autonoma come il Friuli Venezia Giulia dovrà avere il coraggio, la responsabilità e l'autorevolezza di entrare nel merito, di entrare nella ''carne viva'' delle singole competenze. È uno dei concetti espressi nell'intervento della presidente della Regione Debora Serracchiani che oggi, in Consiglio regionale, ha concluso il dibatto sulla mozione comune elaborata dalla Conferenza delle Regioni e dai presidenti dei Consigli regionali, nella quale si chiede fra l'altro di inserire una clausola di salvaguardia delle Autonome speciali nel disegno di legge d'iniziativa del Governo. Secondo la presidente, la Regione deve essere pronta, nel confronto con il Governo, a chiarire quali sono le competenze che vogliamo tenere, quelle che vogliamo ottenere, quelle che si possono limare e ridiscutere. Su questo, secondo la presidente, ci dovrà essere la massima unità in Consiglio regionale. La presidente ha anche ricordato che una clausola di salvaguardia dell'Autonomia speciale c'è già, ma non si è dimostrata sufficiente a tutelare l'autonomia nella sostanza, come dimostrano le sentenze della Corte Costituzionale. Se la Regione Friuli Venezia Giulia intende davvero difendere e rilanciare la sua Specialità deve però essere pronta al confronto con il Governo, perché sarà chiamata a farlo, definendo con chiarezza che cosa fa l'uno (lo Stato) e che cosa fa l'altra (la Regione). ARC/PF