ILLY A TS PER APERTURA GIORNATA CULTURA EBRAICA

Trieste, 02 set - In Europa la diversitÖ ß ricchezza culturale, sociale ed anche economica. Al fine di accrescere questa ricchezza, ß importante non solo tutelare ma anche promuovere la diversitÖ, Ed occorre incoraggiare, allo stesso tempo, il dialogo tra le tante componenti religiose, culturali e linguistiche. Questo, in sintesi, quanto espresso oggi all'inaugurazione della Giornata Europea della Cultura Ebraica nella sinagoga di Trieste dal presidente della Regione Riccardo Illy, che ha confermato l'attenzione delle Regioni europee per tali temi, che verranno affrontati in occasione dell'Assemblea generale dell'ARE di novembre a Udine. Illy ha sottolineato i forti legami che legano la cittÖ e la regione alla sua comunitÖ ebraica, decimata durante la seconda guerra mondiale ma oggi forte e dinamica, e ha ringraziato l'Unione delle comunitÖ ebraiche italiane (Ucei) per aver scelto il capoluogo del Friuli Venezia Giulia quale capofila della Giornata della Cultura. Una manifestazione ricca di iniziative dedicate ad un argomento che, ha ricordato Gabriella Kropf, responsabile per l'Istruzione della comunitÖ ebraica giuliana, suscita l'interesse di un numero crescente di persone (lo scorso anno sono stati mille, in un sol giorno, i visitatori della sinagoga triestina). Per andare incontro a quest'intereresse ß nata l'associazione culturale I Tal Ya' (in ebraico significa l'isola della rugiada divina ed I Tal YÖ ß il nome con cui nell'antichitÖ gli ebrei indicavano l'Italia), che promuoverÖ il patrimonio artistico e culturale ebraico in Italia, ed ß stato realizzato il Jewish Pod (prima guida mediale interattiva dedicata a Trieste), entrambi presentati dalla Kropf. Con il presidente Illy hanno partecipato all'inaugurazione della "Giornata" anche il sindaco di Trieste, Roberto Di Piazza, il presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat, il sottosegretario Milos Budin, il consigliere regionale Bruno Zvech e numerosi esponenti locali e nazionali della comunitÖ. Tra questi, il rabbino capo David Margalit, insediatosi ieri, che ha citato Gesù, il "maestro" che disse "non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te". E ancora il presidente della ComunitÖ ebraica triestina Andrea Mariani, il presidente dell'Ucei Renzo Gattegna, il consigliere dell'Ucei delegato per la Giornata della Cultura Ebraica Yoram Ortona il responsabile per la Cultura della ComunitÖ ebraica triestina Mauro Tabor, che ha presentato la mostra dedicata, nella parte posteriore del Tempio Maggiore, a Fiorello La Guardia, sindaco di New York e figlio di un ufficiale americano e di un'ebrea triestina. Se Mariani ed il sindaco Di Piazza hanno evidenziato l'importanza del ruolo avuto dalla comunitÖ ebraica nello sviluppo della cittÖ, Gattegna ed Ortona hanno spiegato le ragioni della scelta di Trieste quale capofila della manifestazione. Gattegna ha definito Trieste una cittÖ al centro della nuova Europa, che vuole camminare sulla strada del progresso, della tolleranza e della civile convivenza. Una cittÖ che per Ortona può rappresentare storicamente la punta avanzata di un ebraismo aperto verso l'esterno ma radicato alle proprie radici e tradizioni. ARC/Luciana Versi Zambonelli