Paularo, 31 ago - Uno scrigno di tesori musicali e artistici di rara completezza. E' la Mozartina, una dimora-museo del 1500 che raccoglie una preziosa collezione sulla storia degli strumenti a tastiera, che sono stati collezionati e restaurati dal maestro Giovanni Canciani, musicista e appassionato cultore nativo di Paularo che per molti anni ha maturato la sua esperienza musicale e ha svolto attività concertistica a Torino.
Canciani ha incontrato oggi il presidente della Regione, Riccardo Illy, illustrandogli i suoi numerosi progetti didattici e culturali e ha accompagnato in visita al museo l'assessore regionale alla Cultura, Roberto Antonaz.
"Qui c'è un pezzo di storia della musica europea", ha affermato Antonaz. "E' interesse della Regione che questo luogo venga conosciuto e valorizzato. Ci impegneremo a studiare delle formule di promozione affinchè la Mozartina rientri nei circuiti da indicare ai turisti e agli appassionati della cultura musicale, aumentando l'affluenza dei duemila visitatori medi all'anno, per ora soprattutto tedeschi e austriaci".
Suggestivi i reperti ospitati all'interno della tipica dimora cinquecentesca carnica, restaurata e arredata con rigore storico e al tempo stesso calore. Tra i più importanti strumenti, un organo Testa, databile verso il 1650 e probabilmente di proprietà della regina Cristina di Svezia che lo regalò al cardinale Pietro Ottoboni, poi Alessandro VIII. Munito di maniglioni e scomponibile è un capolavoro di ingegneria organaria che in uno spazio di poco meno un metro quadro affolla ben 320 canne di piombo.
Nella cosiddetta "sala carnica", invece, accanto ai cimeli della famiglia Canciani c'è un raro pianoforte da tavolo Kaeferle dell'Ottocento. Opere d'arte del Cinque e Seicento caratterizzano poi la "sala del Genovesino" che prende il nome dal dipinto della "Natività", attribuita al pittore Luigi Miradori, detto il Genovesino.
ARC/EP