COSOLINI E FANTONI SU SISSA IN RETE IIT

Trieste, 10 mag - La SISSA (Scuola internazionale superiore di studi avanzati) è l'unico istituto di ricerca del Nordest che, assieme ad altri otto dislocati in tutta Italia, entra a far parte del network tecnologico multidisciplinare dell'Istituto Italiano di Tecnologia, definito oggi dal direttore della scuola di Grignano, Stefano Fantoni, "l'anello di congiunzione tra ricerca e trasferimento tecnologico" nel nostro Paese. E' già pronto il piano quinquennale nazionale di interventi che prevede, per ciascun istituto, finanziamenti tra 2 ed 3 milioni di euro in cinque anni, mentre si terrà a settembre il primo convegno che servirà a ratificare la collaborazione tra gli istituti (Politecnico, San Raffaele e Ifom-Semm di Milano, Scuola Normale Superiore e Sant'Anna di Pisa, Ebri di Roma, Università Federico II di Napoli, Laboratorio di Nanotecnologia del Cnr di Lecce). Un risultato eccellente per merito della Sissa, ha dichiarato l'assessore regionale al Lavoro, Innovazione Università e Ricerca Roberto Cosolini, che con Fantoni ed il professor Paolo Carloni ha partecipato all'annuncio, oggi a Trieste, dell'ingresso della Sissa nell'IIT. Se Fantoni e Carloni hanno illustrato il contributo della Sissa nell'IIT (sarà incentrato sui metodi di simulazione numerica applicati alle neuroscienze, attività che la Scuola ha già in corso con particolare riguardo per le applicazioni di questo metodo di ricerca negli studi sul morbo di Parkinson, sulla neurochimica degli organi di senso e sulla neurotelemetria), Cosolini ha sottolineato l'impegno del presidente del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Illy, "affinché la candidatura della Sissa avesse l'attenzione che merita". Cosolini ha anche evidenziato il peso specifico della strategia regionale per l'innovazione, che, più di quanto accade in altre regioni "sta caratterizzando il Friuli Venezia Giulia in termini di scelte strategiche, provvedimenti legislativi, e impiego di risorse". Altrettanto importante, ha detto Cosolini, è stata la risposta data dalla comunità scientifica "che ha dimostrato grande sensibilità e disponibilità a mettersi in gioco a favore dello sviluppo del territorio"; dalle imprese "che stanno assumendo nel loro dna il tema dell'innovazione permanente", e in generale dai cittadini che, con la loro partecipazione, confermano l'esistenza di una cultura condivisa dell'innovazione. Una cultura promossa con manifestazioni come Innovation, che ha avuto luogo a febbraio a Udine (sarà ripetuta l'anno prossimo) e la I Fiera internazionale della pubblicazione e della divulgazione scientifica, che avrà luogo a Trieste a partire dalla primavera 2007. L'Istituto italiano di Tecnologia è lo strumento che il governo intende utilizzare per accelerare il processo di innovazione tecnologica in Italia, ha notato Cosolini, evidenziando l'stremo bisogno del Paese, specie per quanto riguarda le sue componenti produttive ed economiche, di accelerare tale processo dal momento che "siamo in ritardo rispetto agli Paesi con cui siamo in competizione sul mercato globale". Parola d'ordine e obiettivo primario dell'IIT è di arrivare alla realizzazione del robot umanoide, sino a l'altro ieri possibile solo sulle pagine di fantascienza di Isaac Asimov. ARC/Luciana Versi Zambonelli