SERRACCHIANI, UNA POLITICA INDUSTRIALE SELETTIVA

Tricesimo (UD), 24 ott - ''All'inizio di questa legislatura abbiamo compiuto una scelta 'culturale': non occuparci soltanto degli aspetti patologici della crisi, ma definire una strategia di politica industriale, che per troppi anni era mancata in Friuli Venezia Giulia''. Lo ha detto la presidente della Regione Debora Serracchiani intervenendo oggi a Tricesimo (UD) al convegno ''Creare lavoro per rilanciare la crescita: priorità alle politiche industriali per rimodernare il manifatturiero friulano'', promosso dalla CGIL provinciale di Udine. Al convegno erano presenti il segretario regionale della CGIL Franco Belci e il segretario provinciale Alessandro Forabosco, che ha svolto la relazione introduttiva, a cui sono seguiti gli interventi dei segretari delle diverse categorie produttive. ''L'errore degli ultimi anni - ha detto ancora la presidente - è stato quello di non accompagnare la crisi con una riforma seria degli ammortizzatori sociali. Il ricorso agli ammortizzatori andava bene all'inizio dell'emergenza, ma con il perdurare della crisi sono stati utilizzati, in alcuni casi, come mezzi strutturali di gestione della manodopera, finendo per drogare il mercato del lavoro''. Al centro della politica industriale impostata dalla nuova Amministrazione regionale c'è ''il recupero del manifatturiero'', ha detto la presidente Serracchiani. ''La nostra politica - ha precisato - è però selettiva, non possiamo più permetterci interventi di tipo indistinto, a pioggia, perché ogni azienda ha esigenze diverse e richiede perciò un'attenzione e una risposta diverse, sul piano finanziario, tecnologico o del sostegno all'internazionalizzazione''. Per rendere più competitivo il territorio le leve strategiche sono le infrastrutture, l'abbattimento dei costi dell'energia, la formazione del capitale umano, la semplificazione della burocrazia. E poi ci sono le riforme, che devono coinvolgere prima tutto la politica regionale. ARC/PF