Trieste, 29 giu - La Regione Friuli Venezia Giulia e la direzione generale della Sanità militare del ministero della Difesa collaboreranno nel campo della donazione e della raccolta di sangue. Lo prevede una convenzione firmata oggi a Trieste dal presidente della Regione Riccardo Illy e dal direttore generale della Sanità militare, ammiraglio Vincenzo Martines.
Alla cerimonia della firma, che si è svolta nella sede della Presidenza della Regione, erano presenti tra gli altri Ezio Beltrame, assessore regionale alla Salute e alla Protezione Sociale, e il generale Domenico Cioffi, coordinatore dei quattro servizi trasfusionali delle Forze Armate, oltre a numerosi rappresentanti delle varie Armi.
Il presidente della Regione ha sottolineato l'importanza dell'accordo, con il quale si attua il principio costituzionale della leale collaborazione fra istituzioni, un principio - ha rilevato Illy - fondamentale per far funzionare in modo adeguato il settore pubblico.
Per l'assessore Beltrame due sono gli elementi qualificanti dell'accordo: dal punto di vista organizzativo, si inizia a lavorare assieme in un settore di primaria importanza per la salute, dall'altro si promuove congiuntamente la politica sociale del dono volontario, indispensabile per la raccolta del sangue e degli altri emoderivati.
Da parte dei rappresentati delle Forze armate è stata sottolineata l'importanza dell'intesa con una Regione d'avanguardia come il Friuli Venezia Giulia, che è autosufficiente per quanto riguarda il proprio fabbisogno. La convenzione, è stato detto, potrà aprire nuove e interessanti forme di collaborazione, nel campo della salute e della ricerca.
La convenzione nasce da una legge nazionale, la 219 del 2005, che prevede la collaborazione con le strutture trasfusionali militari, sia per le scorte di sangue e dei suoi derivati, sia per affrontare situazioni di emergenza sanitaria e di calamità.
Poiché nella legge viene prevista espressamente una collaborazione sul piano regionale, in sede di Conferenza Stato-Regioni è stata elaborata una convenzione-tipo. Il Friuli Venezia Giulia è la settima Regione a sottoscriverla, dopo Sardegna, Lazio, Puglia, Liguria, Campania e Molise.
Il documento prevede forme di collaborazione fra il Centro trasfusionale militare di Firenze e le Aziende sanitarie e ospedaliere del Friuli Venezia Giulia, che potranno mettere a disposizione il proprio personale per la donazione del sangue da parte dei militari.
D'altra parte, una volta soddisfatte le esigenze delle Forze armate, il sangue in eccedenza potrà, tramite il Centro trasfusionale militare competente, essere messo a disposizione del Sistema sanitario regionale. Nella convenzione si stabilisce in modo puntuale la ripartizione delle quote.
Il ministero della Difesa si impegna anche a diffondere tra i militari la cultura della solidarietà e della sicurezza della donazione del sangue ed a promuovere la donazione volontaria. Iniziative comuni e scambi di esperienze saranno inoltre realizzati con la Regione per l'aggiornamento tecnico e professionale degli operatori del settore.
ARC/PF