Trieste, 23 lug - Concretezza, efficienza e disponibilità nella ricerca di soluzioni frutto del confronto tra la Regione e le Categorie economiche. Questa in sintesi la via su cui si è sviluppato questa mattina l'incontro tra la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani e il Consiglio della Camera di Commercio di Trieste. Nella sua introduzione, il presidente camerale Antonio Paoletti ha sintetizzato le necessità comuni alle imprese regionali, con alcune specificità tutte triestine, che nel loro complesso puntano ad un maggiore e rapido dialogo tra imprese e macchina regionale. Su tutte, la richiesta di tempi certi della burocrazia. Paoletti ha poi parlato di accesso al credito, internazionalizzazione, della necessità di riordino della normativa regionale in alcuni settori, di bonifiche. Tematiche che la presidente Debora Serracchiani ha affrontato singolarmente, con la logica che sta alla base dell'intenso lavoro sviluppato in questi tre mesi e che vede prevalere lo studio di azioni mirate e non a pioggia. ''Siamo una Giunta del fare, pronta ad affrontare il problema contingente, ma che sta predisponendo le condizioni anche normative per azioni che durino nel tempo. Le imprese sono state al primo posto nella destinazione dei 180 milioni di extra gettito entrati nelle casse regionali: non li abbiamo destinati a consolidare il debito regionale, ma a sostenere l'accesso al credito, il lavoro e l'occupazione, il Fondo di garanzia della Regione, nonché la ''garanzia giovani'' introdotta dal Governo Letta fino ai 25 anni, ma che noi stiamo tentando di portare nel Friuli Venezia Giulia ai 29 anni. La detassazione del costo del lavoro, poi, è a nostro avviso uno strumento importante per aumentare la competitività delle nostre imprese''. Azioni dirette a supporto delle imprese, dunque, analizzando le situazioni in cui anche attraverso gli ammortizzatori sociali si possa ridare ossigeno all'azienda, oppure, al contrario, dove questi ammortizzatori si rivelino solo uno strumento per allungare l'agonia dell'azienda senza un futuro per i lavoratori. Serve un confronto serio e costruttivo su dove e come intervenire, su come facilitare il futuro reinserimento dei lavoratori nel contesto produttivo. L'approccio è sempre quello di consolidare le situazioni e non solo di risolvere il problema nell'immediato. Piena condivisione è stata poi espressa da parte delle Categorie economiche provinciali sulla scelta di mantenere e implementare l'ufficio di Bruxelles, perché in Europa bisogna esserci e agire con decisione e ''in particolare - così Serracchiani - sul fronte infrastrutture, trasporti e portualità vanno presidiate le proprie posizioni per ottenere i finanziamenti necessari alla realizzazione delle opere''. Sempre in ambito portuale la presidente della Regione ha evidenziato quanto sia necessaria ''una nuova governance dei porti regionali, agendo velocemente per anticipare le mosse di competitor come Venezia, Koper e Rijeka, perché non è possibile che il porto di Monfalcone, seppur con i soldi stanziati, non riesca da anni a fare i dragaggi necessari. Proprio ieri - ha aggiunto - in un incontro con il ragioniere generale dello Stato ho sollecitato lo sblocco dei 32 milioni di euro per la Piattaforma logistica del Porto di Trieste''. Si è parlato di sburocratizzazione e dello Sportello unico pronto a partire e che verrà presentato, ha anticipato la Serracchiani, il 29 luglio prossimo. Lo Sportello costituirà una risposta alle imprese e alla perenne richiesta di velocizzazione delle pratiche burocratiche, fornendo tempi certi per le risposte della pubblica amministrazione che finalmente con delibera regionale saranno definiti dai 30 ai 180 giorni ''con l'obiettivo - assicura la presidente - di puntare ai 30 giorni''. Sul fronte della riorganizzazione della macchina regionale un'altra richiesta camerale verrà soddisfatta, relativa al rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche che verranno spostate come competenza alla direzione della Pianificazione territoriale, in modo da avere un'unica autorizzazione complessiva. La Regione, è stato assicurato, sta già lavorando al Piano paesaggistico regionale proprio per risolvere numerose problematiche esistenti, cercando inoltre di inserire all'interno del Patto Tremonti-Tondo maggiori specificità regionali e una maggiore autonomia in materia. Intensa anche l'azione sul fronte bonifiche per sbloccare la situazione di Trieste, ma anche quella di Grado e Marano dove i 40 milioni destinati all'intervento sono ancora fermi nelle casse della Banca d'Italia. ''C'è tanto da fare - ha commentato Debora Serracchiani - ma con un confronto continuo con le istituzioni e il comparto economico, molte situazioni potranno risolversi e molte altre cose si potranno fare in tempi più rapidi del passato''. ARC/Com/PPD