FVG-SLOVENIA: SERRACCHIANI-PAHOR, COLLABORARE DI PIÙ E IN FRETTA

Lubiana (Slo), 10 lug - "Non aspettiamo, perché nessun altro farà al nostro posto il lavoro che dobbiamo fare noi". Questa l'opinione condivisa, oggi a Lubiana al termine di un incontro ufficiale, dal presidente della Repubblica di Slovenia Borut Pahor e dalla presidente della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani. Pahor, esprimendo "tutta la volontà politica di agire per migliorare ancora le relazioni tra l'Italia e la Slovenia", ha sottolineato "l'importanza della cooperazione transfrontaliera e l'opportunità rappresentata dalla comunità di lavoro Alpe Adria". Serracchiani, ricordando che "il Friuli Venezia Giulia ha fatto una scelta molto chiara nel senso dell'apertura e delle relazioni internazionali, in primo luogo verso la Slovenia", ha espresso "piena disponibilità a collaborare, in particolare utilizzando gli strumenti di finanziamento offerti dall'Unione europea. Il Gect tra Gorizia e Nova Gorica è un esempio di buona collaborazione già avviato, ma anche uno strumento giuridico come l'Euroregione - ha rilevato - potrebbe essere molto utile per allargare e approfondire il campo di cooperazione". "Andare avanti è indispensabile - ha osservato Pahor - perché l'obiettivo deve essere quello di risolvere i problemi, non farsi bloccare da loro. Quindi non fermiamoci qui ma - ha proposto - prevediamo altri meeting operativi, ad iniziare da settembre, dedicati ai problemi e alle opportunità da sfruttare". Serracchiani, concordando che "è giusto fare in fretta, anche per non perdere finanziamenti europei sui progetti di cooperazione Italia-Slovenia", ha suggerito di "aprire un dialogo sulla programmazione comunitaria 2014-20, pensando in particolare alle cose che ci interessano in comune, a cominciare da collegamenti ferroviari e ambiente". Dopo aver espresso "apprezzamento per la presa di posizione del Friuli Venezia Giulia contro il progetto di rigassificatore in provincia di Trieste", Pahor ha concluso invitando a "cercare i punti di consenso, lavorando in fretta e in buona fede per contrastare assieme i problemi della crisi". ARC/Com/RED