PROTEZIONE SOCIALE: PRESENTATO RAPPORTO SU CONDIZIONE MINORI

Trieste, 26 giu - Cresce il numero dei minori residenti in Friuli Venezia Giulia, sia in valori assoluti che in percentuale rispetto alla popolazione complessiva, grazie soprattutto alla presenza degli immigrati, e crescono nello stesso tempo i servizi all'infanzia, sia in termini di quantità che di qualità. È questa la "fotografia" che emerge dalla ricerca "I numeri dei bambini", l'annuale Rapporto sulla condizione dei minori in Friuli Venezia Giulia promosso a partire dal 2000 dal Centro di documentazione e analisi sull'infanzia e l'adolescenza (Crda) e dalla direzione centrale Salute e Protezione Sociale della Regione. L'edizione 2006 del Rapporto, realizzato in collaborazione con l'Ires FVG (Istituto di ricerche economiche e sociali), è stato presentato oggi a Trieste nel corso di un incontro con la stampa dal presidente della Regione Riccardo Illy e dall'assessore alla Salute e Protezione Sociale Ezio Beltrame. Al 31 dicembre 2006 erano residenti in Friuli Venezia Giulia 176.140 minori (90.550 maschi e 85.590 femmine), rispetto ai 163.698 del 2001, passando dal 13,7 al 14,5 per cento della popolazione regionale. La presenza di stranieri, come in altre regioni, ha favorito questa crescita: nel 2001 erano residenti in regione 6.210 minori stranieri, oggi sono 15.396, pari all'8,7 per cento della popolazione minorile. I servizi per la prima infanzia, grazie all'operato dell'Amministrazione regionale, sono contemporaneamente cresciuti. Nel 2004 i posti disponibili negli asili nido erano pari al 10,4 per cento rispetto al totale dei bambini fino a 3 anni, nel 2006 la disponibilità è passata al 14,5 con l'obiettivo - come ha annunciato l'assessore Beltrame - di arrivare al 17-18 per cento entro il 2008. Il presidente Illy ha commentato positivamente i dati sull'incremento demografico, anche se - ha osservato - il saldo naturale è ancora negativo ed è compensato dal saldo migratorio. Lo sforzo della Regione di aumentare i servizi per l'infanzia, ha rilevato il presidente, ha l'obiettivo di permettere un aumento dell'occupazione femminile, in modo da raggiungere il traguardo del 60 per cento indicato dall'Agenda di Lisbona. Le donne con figli hanno infatti difficoltà a trovare un lavoro se non dispongono di adeguati servizi per l'infanzia e, d'altra parte, le donne che già lavorano tendono a non avere figli in assenza di adeguati supporti. Commentando alcuni dati inseriti nel Rapporto, Illy ha osservato che, pur in presenza di un'alta percentuale di giovani iscritti in Friuli Venezia Giulia alle scuole superiori e all'Università, si assiste a fenomeni di dispersione scolastica. Anche per affrontare questo problema è stato preparato un nuovo disegno di legge d'iniziativa della Giunta sull'educazione e la formazione integrata, che sarà approvato nelle prossime settimane. Il presidente ha anche ricordato di essere stato tra i firmatari, nel 2003, di una "Dichiarazione d'impegno" promossa dal Coordinamento regione di tutela dei minori. Oggi tutti gli impegni inseriti in quella "Dichiarazione", ha detto il presidente, sono stati realizzati o sono in fase di realizzazione da parte dell'Amministrazione regionale. Tra gli impegni mantenuti, Illy ha citato i contributi regionali per l'assistenza ai minori stranieri non accompagnati, che coprono il totale delle spese sostenute dai Comuni con meno di 15 mila abitanti e fino al 90 per cento per i Comuni di grandezza superiore. Solo pochi anni fa questi oneri erano a totale carico delle Amministrazioni locali. ARC/PF