Trieste, 6 lug - "Bisogna investire sulla qualità, e in mezzo a questa crisi si fa qualità anche facendo rete tra Regioni". Lo ha detto oggi a Barolo (Cuneo) la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, intervenendo, assieme al presidente del Piemonte Roberto Cota, alla tavola rotonda 'Costretti alla qualità', dedicata al vino in due regioni dove economia e territorio si evolvono e crescono anche grazie alla viticoltura di qualità.
L'evento si svolge nell'ambito del festival di letteratura e musica 'Collisioni 2013', e segnerà l'avvio di una collaborazione tra i vini bianchi del Friuli Venezia Giulia e le produzioni di barolo.
"Il Friuli Venezia Giulia ha grandi qualità da mettere in campo - ha spiegato Serracchiani - perché oltre al vino ci sono altri prodotti di vertice: come ad esempio formaggi eccezionali come il Montasio o una produzione di olio di altissimo prestigio come la Bianchera. Bisogna mantenere il livello di questa qualità, anche evitando che si disperda il patrimonio tradizionale delle aziende famigliari, delle piccole e piccolissime imprese. Aiutare l'aggregazione per allargare i mercati e favorire l'export - ha sottolineato - è precisamente il compito delle istituzioni".
Rivolgendosi agli allievi del corso di viticoltura ed enologia dell'istituto tecnico agrario 'Paolino d'Aquileia' di Cividale e a quelli della storica Scuola enologica di Alba, presenti a Barolo, Serracchiani ha ribadito che "non c'è qualità senza investimento sulla conoscenza: è così che si crea il vero valore aggiunto del made in Italy, nel settore vitivinicolo come negli altri punti di forza del nostro Paese". ARC/COM/GB