Trieste, 14 giu - ''Un incontro franco e concreto: Almunia ha aperto le porte a sostanziali opportunità di sostegno alle nostre imprese, non solo del Friuli Venezia Giulia ma anche di tutte le regioni italiane''. Lo ha detto oggi a Bruxelles la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani al termine di un incontro con il vicepresidente della Commissione europea Joaquin Almunia. Serracchiani, tra i primi presidenti di Regione ad incontrare il Commissario europeo alla Concorrenza, ha posto le basi per il riconoscimento del Friuli Venezia Giulia come area svantaggiata, che permetterà alle imprese della regione di accedere, nel medio periodo, a sostegni rafforzati agli investimenti iniziali. Nel corso dei colloqui, cui Serracchiani ha partecipato anche come presidente della Regione coordinatrice in materia di Aiuti di Stato nella Conferenza delle Regioni italiane, sono stati affrontati principalmente i nodi relativi alla revisione in corso delle linee guida in materia di Aiuti di Stato a finalità regionale. La Commissione europea, infatti, sta rivedendo le regole con cui sono individuate le aree svantaggiate che, per il 2014-2020, potranno accedere ad Aiuti di Stato più consistenti di quanto di norma consentito, e ''il Friuli Venezia Giulia - ha evidenziato Serracchiani ad Almunia - ha le carte in regola per richiedere il riconoscimento di una condizione di svantaggio competitivo''. Serracchiani ha chiesto di ''rivedere la mappatura delle aree svantaggiate alla luce dei dati statistici più aggiornati e che saranno disponibili nel 2017, dal momento che quella mappatura oggi avviene in base ai dati Eurostat 2008-2010, che non rispecchiano la gravità della crisi che sta colpendo il FVG''. Una richiesta a cui il commissario Almunia ha risposto impegnandosi a prendere seriamente in considerazione l'emendamento proposto e assicurando che ''si farà una vera 'midterm review', il più possibile efficace per seguire da vicino gli effetti di una crisi i cui ritmi sono ben più rapidi di ogni monitoraggio''. Riferendosi al caso specifico della Croazia, che dal 1° luglio 2014 usufruirà di fondi europei per miliardi, la Regione ha chiesto di prendere in considerazione il principio di ''prossimità'' oltre a quello di ''confine territoriale'', al fine di riconoscere un oggettivo svantaggio competitivo transfrontaliero. ''La Croazia - ha ricordato Serracchiani - dista una manciata di chilometri dal confine italiano, e questo dovrebbe essere considerato''. Un punto, questo, sul quale Almunia non ha lasciato molte speranze, sottolineando che ''il Governo italiano è arrivato troppo tardi su tutto il negoziato relativo agli Aiuti di Stato a finalità regionale''. ''Abbiamo inaugurato un metodo - ha osservato Serracchiani - coerente con la visione di un'Europa delle Regioni, in cui facciamo sentire direttamente la nostra voce alla Commissione europea. Proseguiremo su questa strada - ha concluso - e confido che sapremo fare sistema, più di quanto fatto sinora''. ARC/Com/RM