Udine, 29 apr - Seconda giornata dedicata dalla presidente della Regione Debora Serracchiani alla presa di contatto con le istituzioni e con la struttura dell'Amministrazione regionale. Incontrando a Udine il sindaco della città, alla presenza dei giornalisti, ha posto l'accento sul metodo rispetto al quale sarà improntato il suo mandato che, ha affermato, privilegerà il dialogo costante a tutti i livelli anche con le categorie economiche e con le parti sociali, "perché occorre uno sforzo collettivo per traghettare l'intera comunità regionale oltre una crisi che è complicata e difficile". Serracchiani ha ribadito l'impegno ad intervenire a breve presso il Governo Letta, tramite i ministri all'Economia e agli Affari regionali, per sbloccare il Patto di stabilità che penalizza maggiormente le Pubbliche Amministrazioni del Friuli Venezia Giulia rispetto a quelle di altre realtà, in quanto limita di fatto l'operatività degli enti locali. Un'azione che, ha precisato, "dovrà riguardare anche lo sblocco dei pagamenti della Pubblica Amministrazione". Rispetto alla città di Udine, secondo la presidente sono di spicco i temi del trasporto pubblico locale (collegamenti e chilometraggio) e di quello ferroviario (deviazione del traffico merci che attraversa la città). Successivamente la presidente Serracchiani ha visitato gli uffici delle direzioni centrali dell'Amministrazione regionale che hanno sede nel palazzo di via Sabbadini, incontrando il personale. Quindi in Prefettura è stata ricevuta dal Prefetto di Udine Ivo Salemme. Al centro del colloquio la conferma della piena collaborazione della Regione e i temi del lavoro e dell'occupazione, ma anche le difficoltà create al mondo dell'economia, dunque anche ai lavoratori, dal Patto di stabilità. Il Prefetto ha ricordato che nella provincia di Udine i dati relativi alla criminalità sono rassicuranti: nel secondo semestre del 2012 i reati, principalmente contro la proprietà e commessi da persone esterne al Friuli Venezia Giulia, sono infatti calati di circa 1.000 unità. Mentre, rispetto ad altre realtà del Paese, nella provincia di Udine la situazione economico-produttiva ha retto maggiormente rispetto alla crisi. ARC/CM