San Vito al Tagliamento, 10 giu - "È significativa questa
collaborazione culturale tra Friuli Venezia Giulia e Slovenia in
occasione del centenario di Lojze Spacal. Infatti vi ß una
fortissima somiglianza tra queste due aree, sempre vicine ma
divise da un confine che ormai non esiste più. Significativa
perchá l'artista Spacal ha saputo fare sintesi con la propria
opera di tutto ciò che queste terre esprimono".
Coså si ß espresso l'assessore regionale alla Cultura, Roberto
Antonaz, intervenuto oggi nella Chiesa di San Lorenzo a San Vito
al Tagliamento - presenti anche i consiglieri regionali Piero
Colussi e Bruno Malattia - all'inaugurazione della mostra
"Spacal, dall'identitÖ al segno" promossa dalla Regione e dal
Comune di San Vito al Tagliamento.
L'iniziativa espositiva, che sarÖ accompagnata anche da alcuni
appuntamenti culturali, presenta un'ampia raccolta di opere
grafiche della collezione d'arte dell'azienda agrituristica "Ai
Colonos" di Villacaccia di Lestizza e si inserisce nell'ambito
delle manifestazioni ufficiali organizzate in Slovenia in
occasione del centenario della nascita dell'artista.
Il saluto di San Vito al Tagliamento ß stato portato dal sindaco,
Gino Gregoris, e dall'assessore alla Cultura, Antonio Di
Bisceglie, presenti anche il coordinatore delle celebrazioni
slovene Martin Spacal, il presidente dell'Associazione Colonos,
Federico Rossi, che ha collaborato all'iniziativa, ed il curatore
della mostra, Angelo Bertani.
Per Antonaz, insomma, in questa mostra - per la quale ha espresso
il compiacimento della Regione al Comune di San Vito e a tutti i
collaboratori - si colgono tutti i valori che furono propri di
Spacal: l'aver saputo sintetizzare le culture latina, slava e
germanica di cui il Friuli Venezia Giulia ß da sempre punto
d'incontro; l'aver saputo cantare il Carso dove i popoli di
diverse cultura hanno saputo confrontarsi e integrarsi.
La mostra delle opere di Luigi Spacal (che resterÖ aperta fino al
15 agosto) ß un omaggio al grande artista nato a Trieste nel
1907, da genitori sloveni originari del Carso. La rassegna
sanvitese ß l'unica in regione a essere dedicata esclusivamente
all'opera grafica dell'artista e comprende circa un centinaio di
incisioni, appartenenti ai diversi periodi di attivitÖ ed ß
realizzata in coordinamento con le istituzioni culturali slovene
e il loro importante e articolato progetto espositivo relativo
alla celebrazione del centenario.
Tre sono le sezioni in cui ß suddivisa la mostra. La prima,
collocata nella navata centrale della Chiesa di San Lorenzo,
presenta il ricco e significativo nucleo di grafiche di Lojze
Spacal facente parte della collezione d'arte dei "Colonos". Le
opere sono esposte il modo lineare e continuo, secondo una
scansione sostanzialmente cronologica.
La seconda sezione, collocata all'inizio della navata laterale di
sinistra, attraverso materiali originali dÖ conto del processo
creativo di Spacal, dal disegno al bozzetto, dalla matrice al
risultato finale; viene qui esposto anche il torchio da stampa
costruito dall'artista e da lui stesso utilizzato.
La terza sezione, collocata all'inizio della navata laterale di
destra, presenta una selezione di incisioni realizzate da alcuni
tra i maggiori artisti friulani e giuliani (ma non solo) attivi
nella seconda metÖ del Novecento (Afro, Cernigoj, Marangoni,
Music, Pilon, Santomaso, Tramontin, Vedova, Zigaina). Tale
sezione, sia pure in modo sintetico, intende contestualizzare il
lavoro di Luigi Spacal nell'ambito figurativo regionale mettendo
in luce affinitÖ e differenze, ma al tempo stesso evidenziando
pure la ricchezza delle proposte artistiche di un'area culturale
aperta alle più diverse influenze e proprio per questo
estremamente viva e degna di attenzione.
ARC/Nico Nanni