Bruxelles, 07 giu - Pubblicato sulla Gazzetta ufficiale
dell'Unione europea nel luglio dello scorso anno, sarÖ operativo
dal prossimo 1 agosto il Regolamento Ue sui Gruppi europei di
cooperazione territoriale - i cosiddetti Gect - matrice
legislativa per facilitare e promuovere la cooperazione
transfrontaliera, transnazionale e/o interregionale allo scopo di
rafforzare la coesione economica e sociale tra i partner
comunitari.
Una collaborazione territoriale allargata e potenziata, dunque -
per il Friuli Venezia Giulia indirizzata allo sviluppo
dell'Euroregione (assieme a Veneto, Carinzia, Slovenia e le
Regioni croate di Istria e Fiume) - che viene a rispondere alle
necessitÖ delle nuove sfide della globalizzazione, delle sempre
più incisiva permeabilitÖ delle frontiere, del conseguente
affermarsi della libera circolazione di lavoratori, merci,
servizi e capitali, ha sottolineato oggi a Bruxelles l'assessore
regionale per le Relazioni Internazionali e Comunitarie Franco
Iacop, relatore alla tavola rotonda promossa dal Comitato delle
Regioni Ue proprio per fare il punto sull'attivazione dei Gect.
"I Gect rappresentano uno strumento giuridico innovativo - ha
affermato Iacop invitando il Comitato delle Regioni a valorizzare
le iniziative per l'avvio di questa nuova 'struttura cooperativa'
- anche alla luce delle possibilitÖ offerte dalla nuova
programmazione 2007-2013 dei Fondi strutturali comunitari, nel
cui ambito anche alle Regioni si chiede di esercitare una
funzione di tipo strategico, di attivazione e di coordinamento
degli attori locali, di individuazione delle prioritÖ di
crescita, allo scopo di sviluppare iniziative di cooperazione
capaci di creare realmente massa critica e di attivare benefici
nel medio e lungo periodo".
"Il potenziale dei territori europei, delle sue 268 Regioni,
delle sue municipalitÖ, se opportunamente sfruttato attraverso
efficaci forme di cooperazione e di creazione di reti, può
contribuire in maniera forte alla competitivitÖ ed al benessere
dell'Unione, producendo effetti positivi anche sulle frontiere
esterne", ha aggiunto Iacop.
L'assessore ha poi ricordato, rimarcando la specifica situazione
del Friuli Venezia Giulia ("che si trova a dialogare con
territori di recente ingresso e di prossima adesione alla Ue"), i
primi risultati scaturiti dal progetto comunitario "Matriosca"
per il rafforzamento della collaborazione nell'area
alpino-adriatica-pannonica, al quale partecipano con il Friuli
Venezia Giulia anche Stiria, Carinzia e Burgenland (Austria),
Veneto, Slovenia, le Regioni croate di Istria, Koprivnica e
Varazdin, sei Contee ungheresi e la Vojvodina (Serbia).
"Matriosca", dopo aver completato lo studio comparato delle
condizioni-quadro normative proprie di ciascun ordinamento in
materia di cooperazione territoriale, sta ora completando la fase
relativa alla fattibilitÖ giuridica del Gect in ambito
transnazionale, ha indicato Iacop, avendo comunque giÖ
individuato le possibili quattro grandi macroprospettive di
collaborazione: sviluppo territoriale, miglioramento delle
infrastrutture "materiali" (trasporti, forniture energetiche) ed
"immateriali" (ad esempio servizi sanitari e sociali), creazione
di una rete delle cosiddette conoscenze d'eccellenza, promozione
di cluster e network di piccole e medie imprese innovative.
I risultati finali del progetto, ha concluso l'assessore, si
vedranno il prossimo autunno a Graz, in Stiria, in occasione
della seconda conferenza politica di Matriosca, dopo quella di
gennaio a Trieste.
All'odierna tavola rotonda di Bruxelles sono tra gli altri
intervenuti il vicepresidente del Comitato delle Regioni Ue, Luc
van den Brande, il presidente della Val d'Aosta Luciano Caveri
(per l'euroregione Alpi-Máditerraneo), il vicepresidente della
Commissione Sviluppo Regionale del Parlamento europeo, Jan
Olbrycht (che fu relatore del Regolamento sui Gect al
Parlamento), ed il segretario generale dell'area di
collaborazione tra Galizia (Spagna) e Nord Portogallo, Santiago
Gomez-Reino.
Il Gect, hanno osservato van den Brande ed Olbrycht, rappresenta
"una sfida, qualcosa di talmente radicale", tant'ß che all'inizio
della discussione sulla creazione di questo contesto giuridico
comunitario 23 Paesi Ue su 25 espressero la loro contrarietÖ.
Sempre van den Brande ha confermato per il primo semestre 2008, a
presidenza slovena, una grande conferenza europea sullo strumento
Gect.
In questo contesto Caveri ha annunciato in anteprima la firma
della costituzione dell'euroregione "Alpi-Mediterraneo" tra Val
d'Aosta, Piemonte, Liguria e le Regioni francesi Rodano-Alpi e
Provenza-Costa Azzurra per il prossimo 18 luglio, nonostante da
Roma giungano ancora "notizie approssimative" circa l'adeguamento
normativo nazionale al Regolamento Ue sui Gect.
ARC/RM