INCONTRO REGIONE-RFI SUI MERCI FS IN ATTRAVERSAMENTO A UDINE

Udine, 08 gen - Una possibile soluzione in "tre fasi" per la difficile situazione del passaggio dei treni merci in attraversamento a Udine è stata prospettata oggi, alla stazione ferroviaria del capoluogo friulano, nel corso di un incontro tra l'assessore regionale alle Infrastrutture Riccardo Riccardi e i vertici regionali di RFI-Rete Ferroviaria Italiana, il direttore compartimentale per il Nord Est Carlo Di Giuseppe e il caporeparto Struttura di Trieste Antonio Cinquemani. Regione e RFI - presente anche Fabrizio Baracetti, tra i membri del Comitato spontaneo sorto nelle ultime settimane, secondo il quale "la linea FS oggi rappresenta una vera e propria 'cortina ferrata' per un terzo della città" - hanno infatti verificato (dopo le riunioni già avvenute nelle settimane scorse sempre tra Regione e RFI) che in prima battuta - nel breve periodo - appare possibile valutare la possibilità di trasferire almeno una parte di treni merci lungo il passante interrato già esistente. Nell'arco di circa un anno, invece, una "soluzione-tampone" potrebbe essere rappresentata da un diverso instradamento di circa la metà del traffico ferroviario (treni ovviamente merci) della direttrice Mestre-Tarvisio proprio sull'asse Cervignano-Risano-Bivio Cargnacco-Bivio Cividale-Punto smistamento VAT: un'ipotesi definita percorribile, ma che comporta di fatto la riprogrammazione di tutto il traffico merci "su ferro" dal nodo di Mestre e lungo tutta la linea Pontebbana: un lavoro, ha osservato RFI, che comporta mesi e mesi di lavoro, andando ad interessare non solo linee e treni, ma anche il sistema di relazioni commerciali e industriali che usufruiscono di questo asse. L'obiettivo finale, però, è stato individuato oggi - dapprima nella riunione alla stazione FS di Udine e quindi in un sopralluogo lungo la linea interrata tra Bivio Cividale e il Punto di smistamento VAT - con la possibile infrastrutturazione tecnologica della tratta passante per Cargnacco. Si tratta di un impegno finanziario pari a circa 35 milioni di euro (viene valutato da RFI) che potrebbe essere realizzato in un arco di tempo dai due ai tre-quattro anni, ma che risolverebbe appieno il problema senza la necessità di andare ad immaginare sottopassi o soppressioni dei cinque passaggi a livello che oggi ostacolano la vita di moltissimi abitanti dell'area. Si inizia a "governare" il problema sin qui mai affrontato, cercando nuove ipotesi ad un problema datato e creando le premesse per una soluzione in grado di evitare situazioni di disagio e di pericolo per la comunità, hanno sottolineato Regione e RFI; "finalmente oggi si avvia un dialogo con RFI", ha sottolineato Baracetti, a fronte di un problema che insiste sulla città da almeno trent'anni. ARC/RM