Udine, 15 dic - Investimenti concentrati sui servizi territoriali e sulle eccellenze. Sono questi gli indirizzi della riforma della Sanità avviata dalla Regione Friuli Venezia Giulia per continuare a garantire la qualità e il livello delle prestazioni ai cittadini in una condizione di risorse pubbliche in progressivo calo. I temi della riforma sono stati simbolicamente accomunati dalla duplice inaugurazione a cui ha preso parte questa mattina il presidente della Regione Renzo Tondo: un nuovo poliambulatorio nella zona della montagna, a Pontebba (UD), e la nuova centrale di sterilizzazione dell'Azienda ospedaliero-universitaria ''Santa Maria della Misericordia'' di Udine, prima tappa di una serie di tagli dei nastri che porterà, in gennaio, all'apertura del nuovo ospedale costato 271 milioni di euro, che sarà dedicato alla chirurgia e alle cure ad alta intensità. A una quindicina d'anni dalla decisione della Regione di uscire dal Servizio Sanitario Nazionale, per gestire in proprio la Sanità del Friuli Venezia Giulia, il bilancio è più che positivo, secondo Tondo: ''Abbiamo compiuto un percorso virtuoso e adesso disponiamo sicuramente di una Sanità d'eccellenza, una delle migliori che ci siano in Italia''. Tuttavia la Regione si trova in questa fase di fronte a uno Stato che arretra, che ha per esempio tagliato i trasferimenti per l'autosufficienza, mentre le entrate del bilancio regionale sono in diminuzione a causa della crisi (un miliardo di euro in meno dal 2008 a oggi). ''Per questo - ha detto Tondo - è necessario ridiscutere il sistema sanitario. Ce la possiamo fare a mantenere l'eccellenza, ma non un euro deve essere sprecato''. La centrale di sterilizzazione per le sale operatorie è stata affidata dall'Azienda udinese a una società esterna, la Servizi Italia, che ha investito più di 4 milioni di euro, creando nuova occupazione e sostenendo l'indotto in Friuli Venezia Giulia. La centrale potrà garantire 28.000 interventi all'anno, con margini di ulteriore crescita in modo da poter servire anche altri ospedali dell'Area vasta udinese. È la conferma, secondo il presidente, che in regione le imprese continuano a investire, a credere nel futuro. ''Nei settori pubblico e privato - ha detto Tondo - ci sono le energie che ci permettono di uscire dalla crisi, di superare anche questo momento difficile come più volte è successo nel passato''. ARC/PF